Economia e Lavoro
30 Agosto 2019
L'auspicio di Coldiretti: “Siano celeri di fronte a una situazione insostenibile per centinaia di aziende agricole”. Agrinsieme: “Occorre gioco di squadra”

Cimice asiatica, la Regione predispone gli aiuti

di Redazione | 3 min

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Uno stanziamento ad hoc per attivare mutui e prestiti agevolati, delimitazione delle aree interessate per far scattare sgravi contributivi e fiscali, richiesta al sistema bancario per una moratoria sulle rate in essere di prestiti bancari, pressione sui ministeri interessati per accelerare il lancio del parassotoide in campo, misure di salvaguardia in deroga per le OP di settore alle prese con meno prodotto da commercializzare, conferma delle misure già attivate per la difesa fisica (reti).

Sono le prime misure annunciate dalla Regione Emilia-Romagna all’incontro del 28 agosto con le associazioni agricole e le OP ortofrutticole.

Tra le associazioni Coldiretti Ferrara auspica che gli interventi annunciati dalla Regione “siano celeri di fronte a una situazione insostenibile per centinaia di aziende agricole e per l’intero comparto regionale della frutticoltura”.

Anche Agrinsieme – il coordinamento che riunisce le federazioni regionali di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – apprezzando le misure messe in campo afferma che “servono fatti concreti per supportare le imprese gravemente danneggiate da quella che possiamo definire una vera e propria piaga per tutta l’agricoltura del nord Italia. Occorre un grande gioco di squadra da parte delle associazioni agricole e delle Organizzazioni di produttori – prosegue il comunicato di Agrinsieme – inoltre chiediamo il supporto della Regione per ottenere il risarcimento dei danni al fine di arrivare in tempi rapidi all’utilizzo dell’insetto antagonista (la vespa samurai)”.

Paolo Bruni, presidente di Cso Italy, plaude anche all’iniziativa del tavolo tecnico regionale di emergenza, operativo in Emilia Romagna dall’8 luglio scorso. “La crisi di governo e le consultazioni in corso a Roma – sottolinea Bruni – non possono far passare in secondo piano un problema che rischia di mettere definitivamente in ginocchio non poche aziende ortofrutticole. Non si possono fermare provvedimenti, come quelli dell’autorizzazione a combattere la cimice asiatica con insetti antagonisti, indispensabili per cercare di fronteggiare un problema tanto grave. Pertanto bene ha fatto l’assessore Caselli a procedere in Emilia Romagna, stanziando finanziamenti finalizzati ad azioni concrete. Qui serve una svolta – aggiunge subito il presidente di Cso Italy – che dia priorità nell’agenda di governo alle produzioni agricole e ortofrutticole in particolare, prima che sia troppo tardi. Siamo davanti a una ricchezza nazionale che rischiamo di vedere ridimensionata e che noi di Cso vogliamo, insieme agli altri organismi di settore, a tutti i costi sostenere”.

Quello della cimice asiatica è problema di difficile soluzione, che richiede uno sforzo condiviso a tutti i livelli, dato che non esistono ad oggi soluzioni immediate, e che nel corso del 2019 ha toccato diverse colture, dal melo al pesco, al ciliegio, albicocco, kiwi e susino, sino al pero, con danni fino al 100% della produzione secondo Coldiretti

L’Assessore Caselli ha aggiunto la richiesta al governo nazionale di un fondo destinato alle regioni colpite dalla cimice (ad ora è interessato il nord Italia) per far fronte in via straordinaria ai problemi di quest’annata, in cui inserire misure sia per le aziende agricole, che per le filiere commerciali, che per i lavoratori e l’indotto, attivando sia a livello nazionale che europeo, piani di ricerca per contrastare il diffondersi del parassita.

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