Attualità
25 Agosto 2019
La ex presidente rinuncia all'incarico dopo 7 mesi di mandato: “Il piacere nel fare è totalmente svanito”

Arcigay. Si dimette Croce, Buriani traghettatore

di Redazione | 3 min

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Eva Croce (foto: Arcigay Ferrara)

Sarà Simone Buriani, in qualità di vicepresidente, a traghettare Arcigay Ferrara verso il nuovo congresso per l’elezione della nuova dirigenza dopo le dimissioni presentate dalla (ex) presidente Eva Croce dopo appena 7 mesi di mandato.

La ormai ex presidente ha infatti lasciato l’incarico nei giorni scorsi. “Nel nostro Paese, per fare attivismo, servono passione e piacere nel fare… dopo quasi tre anni di frequentazione e intensa attività in Ripagrande 12 il piacere nel fare è totalmente svanito. Il fare è diventato un incubo”, ha scritto in un post su Facebook.

“Non ho mai accumulato, nelle mie molteplici esperienze di vita, una tale quantità di errori e fallimenti. Errori e fallimenti che tanto, a 53 anni, mi hanno insegnato, sbagliando si impara, recita una banalità, ma nel mondo di oggi le banalità sono diventate le più sagge delle perle umane. Tra i fallimenti certamente perdere il Congresso, l’VIII, di ArciLesbica, e consegnare quella storica associazione in mano a una banda di fanatiche ed estremiste. Tra i fallimenti, certamente, rinunciare al mandato di presidente di Arcigay Ferrara. Tra gli errori un numero incalcolabile di ingenuità, illusioni, utopie condite di una buona dose di anarchismo romantico che è parte integrale del mio essere”.

Per Croce non è stata comunque un’esperienza totalmente negativa: “In questi quasi tre anni ho ottenuto un intero mondo, prima tra tutti l’opportunità di conoscere la persona più importante della mia vita: Irene. In questi quasi tre anni ho costruito una straordinaria e unica rete di relazioni con persone di tutta Italia, ho vinto sfide con me stessa come quella di imparare a parlare in pubblico esprimendo contenuti e concetti di alto valore, ho imparato a conoscere meglio il mio percorso di donna transfemminista, ho realizzato una straordinaria performance nel cortile del Castello Estense, ho imparato a fare ballare le persone con la musica, ho ascoltato storie di vita straordinarie, ho coordinato una meravigliosa festa di strada per ricordare i 50° di Stonewall con un successo di presenze, rivendicazioni politiche e festa da essere stata considerato da più parti un vero e proprio pride, ho intrecciato rapporti che hanno dato vita a eventi e lotte uniche, ho conosciuto persone che hanno avuto la capacità di ascoltare le mie storie e conoscermi veramente, le persone che dovrei ringraziare, alla fine di questi quasi tre anni, sono veramente un numero molto alto. Da oggi, come da sempre nella mia vita, muore un progetto per dare spazio a una nuova progettualità, riportando al centro del mio fare la passione e il piacere”.

Come detto, sarà Buriani a sostituirla ad interim: “Eva ci lascia un comitato solido e ben avviato – afferma -, per questo motivo il nostro lavoro prosegue con l’ambizione di sempre. Migliorare e crescere ogni giorno, con l’aiuto e la partecipazione di tutti, perché si sa, le battaglie non si combattono da soli. Stiamo lavorando con passione per continuare a portare, nella nostra città, la lotta alle discriminazioni e la rivendicazione dei diritti. E possiamo farlo solo insieme”.

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