Attualità
24 Agosto 2019
I giovani ospiti sono stati per una settimana in città grazie ai volontari dell'associazione Oltre Confine

A Ferrara un viaggio tra natura, cultura e assistenza medica per sei bambini saharawi

di Redazione | 2 min

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Un gruppo di bambini Saharawi durante una visita in municipio nell’estate del 2018

Yamila ha visitato per la prima volta un vero castello. Mohamed e Brahim hanno imparato a nuotare in piscina. Nura si è entusiasmata osservando le tartarughe d’acqua dolce all’orto botanico. Queste attività apparentemente normali per un bambino di otto anni, sono eccezionali per i sei bambini Saharawi ospitati per una settimana in città grazie ai volontari dell’associazione Oltre Confine, che da anni si occupa di diritti umani e della Croce Rossa di Ferrara.

Yamila, Abdalahi e i loro amici, durante il resto dell’anno vivono nel deserto roccioso algerino, profughi in una tendopoli, con temperature che durante l’estate possono raggiungere i sessanta gradi. La popolazione Saharawi vive da ormai trent’anni lontano dal suo luogo di origine, il Sahara Occidentale, attualmente occupato dal Marocco, cercando di riottenere le sue terre con metodi di lotta diplomatici e non violenti.

Da vent’anni, grazie ad un progetto di accoglienza regionale realizzato da numerose associazioni di volontariato, un gruppo di bambini ogni volta diverso, trascorre due mesi in Emilia – Romagna e, a fine estate, arriva a Ferrara per trascorrere una breve vacanza, conoscere i coetanei ferraresi, visitare il territorio e sottoporsi a cure mediche che nel deserto non sarebbero possibili.

Un momento di grande divertimento non solo per i piccoli Saharawi, ma per tutte le persone che li hanno assistiti e accolti nella settimana di soggiorno. La Croce Rossa Italiana ha messo a disposizione volontari e mezzi per gli spostamenti, il Comune di Ferrara ha organizzato la visita in Castello e il giro in barca nel fossato, hanno potuto conoscere il Po di Volano navigando sulla Lupo, grazie a “Il Germoglio” hanno partecipato alle attività del campo estivo, nuotato e giocato in piscina a Occhiobello e Bondeno, allo Scaccianuvole e a Tresifest hanno potuto assaggiare i piatti tipici locali, la Bocciofila La Ferrarese ha offerto loro la cena, l’Avis di Tresigallo il corredo scolastico e Er.go ha dato loro ospitalità. Una forte rete di solidarietà che ha fatto sentire i bambini come a casa. Un particolare ringraziamento va al Questore di Ferrara per l’incontro organizzato nella mattinata di Ferragosto.

Al termine del soggiorno ferrarese, i sei saharawi sono rientrati nei campi profughi con la consapevolezza che esiste un altro mondo oltre il deserto e che il loro popolo non è da solo nella richiesta di un referendum per l’indipendenza, del quale si stanno occupando anche le Nazioni Unite.

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