Comacchio
24 Agosto 2019
L'associazione ProSeCa scende in campo con un elenco di critiche, suggerimenti e osservazioni all'amministrazione comunale

Per migliorare i Lidi i consigli dei proprietari delle case di villeggiatura: “Disponibili a un confronto con Fabbri”

di Redazione | 4 min

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Cosa manca ai lidi comacchiesi per imporsi tra le principali località balneari della riviera adriatica? Un’opinione interessante a questo proposito è sicuramente quella di chi, pur non vivendo nel comacchiese, possiede una seconda casa ai lidi, dove il relax della villeggiatura si alterna allo stress legato alla burocrazia, al pagamento delle utenze o ai servizi erogati o meno dal Comune. Ne sono convinti i promotori dell’associazione ProSeCa (Proprietari Seconde Case), che in questi giorni stanno effettuando una campagna di ascolto ai mercati stagionali, da cui emergerebbe “un concetto sorprendentemente semplice: noi paghiamo molto tra Imu, Tasi, Consorzio di Bonifica, utenze, passi carrai e così via, e continueremo a pagare, ma almeno ci diano i servizi e le infrastrutture”.

Secondo l’associazione infatti la campagna di ascolto dimostrerebbe “trasversalmente ai sette lidi, la stessa denuncia di inadeguatezza e mala manutenzione di strade, marciapiedi, fognature, verde, arredo urbano, ripetitori, spazio cani, trattamenti antizanzara insufficienti, tombini e condotte intasati. Quindi non risultano soddisfatti bisogni primari per i quali, dalla lettura del bilancio consuntivo e di previsione, risultano posto a bilancio solo le briciole: circa 1,8 milioni di quei 25 milioni di Imu versata al Comune. Se poi consideriamo che i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno pari a oltre 800mila euro risultano pari alla Irpef comunale pagata dai circa 23mila residenti, forse si comincia a capire l’intrinseco squilibrio monetario dentro la politica fiscale ed emerge chiaramente chi sostiene concretamente l’economia comacchiese”.

Di fronte a questi costi secondo l’associazione “sembra quasi che si voglia disincentivare il mercato immobiliare”, mentre anche per quanto riguarda i lavori pubblici emergerebbero “motivate e quindi ragionevoli critiche, ad esempio i nuovi tratti ciclabili nell’ingresso a Spina, la prevista soppressione di alberi in alcuni tratti, o l’investimento da 10 milioni di euro con mutuo per rifare viale Carducci, quando il Comune giustifica le altre inadempienze accampando l’insufficienza di fondi”.

Questioni che secondo ProSeCa rendono “legittimo e comprensibile lo stato d’animo dei proprietari di casa vacanza, legati ai Lidi come un cane al guinzaglio. Loro non hanno le ruote come i camper che possono svignarsela quando l’ambiente è inospitale per non dire degradato. Eppure c’è chi resiste e reagisce perché vuole difendere la scelta fatta con spirito ecologico quando ha optato per un territorio suggestivo terra-acqua nel Delta del Po e del suo Parco, riconosciuto ora dall’Unesco”.

L’associazione chiede al sindaco Marco Fabbri si impegnarsi nella promozione di un turismo ecosostenibile e lo invitano a “farsi parte nel prossimo summit dei Comuni balenari a Castiglione della Pescaia per chiedere un dimezzamento della quota che va al Fondo di solidarietà nazionale e soprattutto renda più risparmiosa e faccia meglio funzionare la macchina comunale, che con i suoi circa 220 dipendenti non è certo sottodimensionata rispetto ai 23.000 residenti, anche se in stagione gli abitanti diventano 150-180 mila. E poi magari potrebbe prolungare la guardia medica turistica e impegnare Clara a ottimizzare la gestore per la raccolta rifiuti, dato che esistono situazioni di rischio igienico-sanitario, ravvisato da cittadini proprietari di seconde case che nella città di residenza, fanno esperienza si servizi evoluti e sanno valutare la qualità di quello comacchiese”.

Altro consiglio dell’associazione riguarda l’obiettivo ‘destagionalizzare’ il turismo ai lidi: “Si ricordi che occorre migliorare i trasporti per raggiungere i Lidi coi mezzi, cominciando a creare coincidenze di orario tra treni e pullman negli orari in cui serve, anche fuori stagione. Non costerebbe nulla se non un lavoro d’ufficio, cosi come prevedere navette interlido e tra i Lidi e Comacchio anche per ovviare alla scarsità di parcheggi, in occasione di grandi eventi”. ProSeCa chiede a Fabbri di inaugurare un ciclo di incontri periodici “per progettare insieme azioni di miglioramento per Comacchio, e allora a buon diritto gli associati ProSecCa dei Lidi Comacchiesi potrebbero diventare potenziali testimonials della costa e contribuire all’incremento del turismo, vera linfa vitale del territorio”.

L’associazione non fa poi mancare un appello ai turisti, invitando a “un comportamento civile, ovvero a raccogliere le deiezioni dei loro cani e a non buttare a terra o nella sabbia le cicche di sigaretta, peraltro sanzionabile con multa di 500 euro: cominciamo da noi a cambiare”.

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