“Non mi aspettavo esternazioni simili proprio proprio da lui, al quale avevo espresso piena fiducia”. È una Barbara Paron piuttosto costernata quella che replica alle parole del consigliere provinciale leghista Gino Soncini, che alla stampa aveva affidato commenti poco teneri sull’operato della ‘sua’ presidentessa e sullo scarso rapporto di collaborazione tra la maggioranza e la minoranza del consiglio estense.

“Mi ferisce, a Soncini ho espresso fiducia a tal punto da delegarlo per uno dei tavoli più importanti a cui siede la Provincia, quello dell’Osservatorio sulla Sicurezza. Non solo l’ho designato per sostituirmi appieno – sottolinea Paron -, ma non mi sono mai permessa di indicargli un indirizzo, dandogli carta bianca pur conoscendo la nostra diversa appartenenza partitica,  confidando nel buon senso che mi ha sempre dimostrato”.

“Mi spiace che abbia scelto di mettere la sua intelligenza al servizio di altri obiettivi, che personalmente non condivido, anche se comprendo bene: so che pure i cittadini sono in grado di leggere queste dinamiche e interpretarle nel modo giusto. Questo mi rende forte e mi incentiva a perseguire sulla strada dell’interesse generale. Una strada che avrei preferito continuare a condividere ma che, solo per scelta sua e dei suoi colleghi consiglieri di opposizione, non è stato possibile fare, malgrado le deleghe offerte.

“Resto comunque disponibile al dialogo (come dimostrano i verbali del consiglio provinciale) nelle sedi opportune e non sui giornali” conclude.