Economia e Lavoro
12 Agosto 2019
La Camera di Commercio controlla la regolarità del mercato

Concorsi a premio, Ferrara in crescita

di Redazione | 3 min

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Nuove opportunità di business per le imprese italiane nei Balcani occidentali, con un focus particolare sulla Bosnia Erzegovina: questo il tema dell’affollata iniziativa, promossa e realizzata congiuntamente dalla Camera di Commercio Italo-Bosniaca e dalla Camera di commercio di Ferrara Ravenna

È un servizio che va nel segno dell’attenzione alla regolarità del mercato, con la Camera di commercio di Ferrara fortemente impegnata a tutela delle imprese e dei consumatori. Stiamo parlando dei verbali di concorso redatti dall’ente di Largo Castello: un’attività che nel 2018 è risultata in crescita di oltre il 7%, portando il valore complessivo dei premi assegnati in presenza dei funzionari camerali da 150.000 a 1.000.000 di euro.

C’è chi ha guadagnato un’automobile e chi un viaggio: la gamma è decisamente varia. Sono i concorsi a premio, iniziative per promuovere un prodotto o un servizio: una modalità di marketing sempre più utilizzata dalle imprese (l’80% delle mille aziende che in Italia investono di più sulla pubblicità ha fatto ricorso almeno una volta alle promozioni, e, tra queste, in misura preponderante, alle manifestazioni a premio). E garanti della regolarità di questi concorsi, oltre ai notai, è proprio la Camera di commercio incaricata di assicurare la tutela della fede pubblica. Spetta all’ente di Largo Castello assistere alle fasi di assegnazione dei premi e di chiusura e di verbalizzazione delle procedure. La legge prevede, inoltre, che la durata dei concorsi non possa superare l’anno e che i premi eventualmente non assegnati debbano essere devoluti a una Onlus, ovvero a un’organizzazione senza scopo di lucro.

Non rientrano nella tipologia dei concorsi a premio le cosiddette manifestazioni di sorte locali, ovvero le lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza, organizzate localmente da soggetti non economici – come le associazioni di volontariato o quelle di genitori a sostegno di scuole ed enti morali – per raccogliere fondi a sostegno della loro attività e in assenza di alcun aspetto di promozione commerciale. I concorsi a premio non comprendono poi neppure le operazioni a premio, ovvero le offerte promozionali che le imprese, spesso quelle della grande distribuzione organizzata, gestiscono direttamente.

I concorsi a premio possono essere rivolti non solo ai consumatori finali, ma anche ad altri soggetti variamente collegati al promotore, quali intermediari, rivenditori, concessionari, collaboratori o dipendenti, e, in questi casi, il concorso costituisce un incentivo rivolto alla propria rete di vendita per il perseguimento di determinati obiettivi. Del resto, anche la meccanica dei concorsi non è rigidamente prestabilita, ma può consistere sia nella classica estrazione di coupons, o in un meccanismo del tipo “gratta e vinci”, in cui le vincite sono rimesse alla pura casualità, sia essere affidata a modalità che riconoscano il merito individuale nel raggiungimento di determinati obiettivi, come la compilazione di graduatorie stilate sulla base delle migliori performances o la valutazione di lavori da parte di apposite commissioni.

Per informazioni le imprese possono contattare gli uffici della Camera di commercio (Area Regolazione del mercato, tel. 0532/783918, email angela.argentini@fe.camcom.it).

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