Spal
10 Agosto 2019
Al Comune di Ferrara spetta ora rimediare a criticità e non conformità alle disposizioni di legge e di progetto

Spal. Stadio dissequestrato, ma non è ancora a norma

di Redazione | 2 min

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La Procura della Repubblica ha disposto il dissequestro e la restituzione al Comune di Ferrara dello stadio “Paolo Mazza” cui erano stati posti i sigilli dalla Guardia di Finanza lo scorso mese di luglio per presunte irregolarità nelle procedure di collaudo dei lavori di ampliamento e di manutenzione straordinaria eseguiti nel 2018, dopo la promozione della Spal in Seria A.

Il provvedimento di sequestro disposto dall’autorità giudiziaria aveva alla base le valutazioni del consulente tecnico del pm, che aveva ravvisato anomalie sugli esiti delle prove di carico effettuate durante i collaudi delle coperture della curva Est, della gradinata Nord e parte della curva Ovest.

Ora, all’esito degli accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica, il consulente tecnico ha depositato ieri una relazione preliminare dalla quale si evince che l’estesa campagna di prove di carico effettuata per testare le strutture è stata dovuta alla non approfondita progettazione ed esecuzione delle stesse prove in fase di collaudo alla fine dei lavori del 2018.

I rilievi e gli accertamenti effettuati hanno però evidenziato alcuni comportamenti ed elementi di anomalia che potrebbero essere attribuibili a collegamenti bullonati non conformi alle norme. La relazione preliminare, infatti, documenta ampiamente una serie di elementi di non conformità alle prescrizioni di progetto o alle norme vigenti e segnala anche che alcuni aspetti dei documenti di progetto necessitano di chiarimenti.

Il consulente tecnico del pubblico ministero conclude la sua relazione preliminare confermando che le strutture esaminate hanno un livello di sicurezza globale che nel breve appare accettabile, ma che le rilevate non conformità alle normative tecniche per l’esecuzione delle strutture in acciaio non assicurano un adeguato livello di resistenza meccanica e stabilità, efficienza e durata. Per cui, il consulente, ha segnalato la necessità di adeguati interventi strutturali al fine di una totale conformità alle norme vigenti oltre che alle pratiche del buon costruire.

Necessita, pertanto, la predisposizione di un progetto esecutivo di messa a norma delle strutture dello stadio e, una volta completate le opere, l’esecuzione di un collaudo finale di tutte le parti strutturali comprese prove sui parapetti il cui montaggio non è stato correttamente eseguito.

Il provvedimento della Procura della Repubblica che dispone la restituzione dello stadio alla proprietà fa ampiamente riferimento alle considerazioni preliminari espresse dal consulente tecnico e alla necessità che le criticità emerse siano rimosse.

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