Codigoro
21 Luglio 2019
Zanardi bersaglio di critiche diffuse e 'frecciatine' da parte dei consiglieri di opposizione, che bocciano la gestione "scellerata" del caso Adria Nuoto: "Surreale, la comunità dovrebbe prendere le distanze dagli amministratori"

Piscina comunale senza gestore, l’opposizione Psi contro il sindaco: “Incapace e inadeguata”

di Redazione | 3 min

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Non tardano le dichiarazioni dell’opposizione consiliare codigorese sulla complicata e spiacevole vicenda che riguarda la società Adria Nuoto e la cessazione improvvisa della gestione della piscina comunale. Una notizia, quella delle difficoltà dell’azienda a proseguire l’attività, che era nell’aria ma che si è materializzata con la comunicazione via Pec trasmessa nei giorni scorsi all’amministrazione e da quest’ultima molto poco gradita.

Ad intervenire sulla questione sono i consiglieri Psi Marco Finotti e Francesco Fabbri, che esprimono “innanzitutto solidarietà e vicinanza ai dipendenti e alla comunità per il danno subito” e si rendono “pienamente disponibili a supportarli fin da subito, per quanto di nostra competenza, per la soluzione di questa incresciosa vicenda”.

Il passo verso la dura contestazione politica del sindaco Alice Zanardi è breve: “A seguito delle sue dichiarazioni surreali e mirabolanti, riteniamo debbano essere soprattutto i cittadini codigoresi, come hanno già fatto durante le elezioni amministrative del 2016 (vinte per soli 14 voti e grazie al nostro contributo), a prendere le distanze da sindaca, Giunta e intero gruppo consiliare di maggioranza, per l’evidente incapacità di governo di questa amministrazione, per la scellerata e inadeguata gestione ordinaria del territorio, ma soprattutto per la preoccupante incapacità di affrontare le eventuali emergenze e criticità che possono verificarsi (vedasi la gestione del caso migranti nel 2017 e quella dell’incendio Kastamonu nel 2018)”.

“È sorprendente che la sindaca si concentri unicamente sulla modalità di comunicazione scelta da Adria Nuoto, quando lei stessa afferma pubblicamente che già da due mesi era informata sulle difficoltà: di cosa hanno discusso in questi due mesi? Zanardi non ha ritenuto opportuno nel frattempo informare il consiglio comunale su quanto stava accadendo. Forse – si chiedono ancora Finotti e Fabbri – lei e la sua giunta considerano le associazioni sportive (e non solo) unicamente un bacino da cui tentare di recuperare, a suon di contributi, quel consenso non avuto in termini di voti nel 2016?”.

Tornando poi sui problemi societari di Adria Nuoto, i consiglieri ritengono “difficile capire come un impianto sportivo con quel numero di fruitori (100mila annui), supportato da contributi pubblici ed unico centro natatorio del Delta da più di vent’anni, possa fallire: è doveroso comprendere cosa non ha funzionato. Ora – aggiungono – la priorità è dare la continuità al servizio pubblico e alla attività lavorativa dei sette dipendenti, in attesa del nuovo appalto che affidi la struttura ad un nuovo gestore”.

“L’Amministrazione si faccia garante innanzitutto del pagamento degli stipendi arretrati dei dipendenti e trovi anche in questo caso la formula per risolvere il problema, che noi suggeriamo essere, per esempio, la costituzione di una società temporanea dei sette dipendenti a cui erogare direttamente il suddetto contributo, che unitamente agli introiti, andrebbe a dare continuità alla gestione dell’impianto e garantirebbe loro lo stipendio mensile”.

“Zanardi – riprendono Finotti e Fabbri – afferma di aver già investito nella piscina comunale risorse pubbliche pari a Euro 300mila euro e di averne programmati altrettanti per i prossimi anni: evidentemente l’amministrazione gestisce con estrema leggerezza e dissipa risorse pubbliche senza controllo e cognizione di causa: tenuto conto degli investimenti effettuati, auspichiamo che questo importante patrimonio pubblico venga affidato ad un nuovo gestore attraverso un bando di gara assolutamente trasparente e garantista nell’obiettivo da raggiungere”.

“Invitiamo la sindaca – concludono – a concentrarsi esclusivamente su questioni fondamentali per il benessere della comunità (degrado del territorio, cinquecento posti di lavoro promessi, salvaguardia e tutela delle attività commerciali in forte difficoltà, sviluppo economico del territorio, eccetera), abbandonando l’eccessivo protagonismo che la caratterizza. E agli assessori, pressoché inesistenti grazie alla autoreferenzialità della sindaca, suggeriamo di riappropriarsi dei ruoli e spazi a loro affidati”.

Breve, conciso, ma altrettanto pungente, il commento dell’opposizione pentastellata. “Difficile pensare che la Giunta non sapesse nulla – dice Claudio Dolcetti -: spero per Codigoro che, utilizzando le metodologie note, abbiano in realtà già individuato il nuovo gestore. Siamo a disposizione per qualsiasi confronto volto alla salvaguardia dei posti di lavoro e del servizio”.

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