Lettere al Direttore
21 Luglio 2019

Il pacco di Valentina

di Redazione | 2 min

È un sabato mattina di piena estate. Sto facendo le pulizie di casa e impreco, mentre tutta accaldata, controllo la peperonata sul fornello. Piace ai miei figli e per loro sfido anche il caldo torrido. Cocò comincia ad abbaiare . Qualcuno suona il campanello. È il corriere. C’è un pacco per me. Strano. Ho ordinato ieri sera qualche cianfrusaglia su Amazon, ma è impossibile sia già arrivata. Mentre apro il cancello, la mente ha un flash. Valentina mi ha spedito le parrucche di sua madre. Il pacco è suo. C’è il suo nome al posto del mittente. Fa caldo, ma tremo mentre firmo la ricevuta.

Sono le parrucche di sua madre. Valentina ha seguito sul web la petizione per le parrucche gratuite alle donne malate di cancro e mi ha contattata dopo che sua madre l’ha lasciata. Sul momento, quando avevo letto il suo messaggio su Facebook, confesso di non aver capito subito quel suo “purtroppo non servono più”. Sul momento avevo rifiutato l’idea che la persona che le usava non ci fosse più. Invece era proprio così. Sua madre Liliana, di appena 57 anni, dopo 8 anni di sofferenze, aveva ceduto al cancro e se n’era andata via per sempre.

Valentina voleva donare le sue parrucche alle donne che non potevano permettersele e voleva spedirmele perché le mettessi a disposizione di chi ne ha bisogno. Ora le sue parrucche sono in quel pacchetto di fronte a me, che non ho il coraggio di aprire. Non sono pronta. Sono troppo emotivamente sconvolta. So cosa vuol dire.

Riprendo le pulizie e continuo a pensare a Valentina e Liliana. Chissà cosa darebbe Liliana per fare ancora le pulizie di casa e preparare la salsa per le sue figlie. Chissà cosa darebbe Valentina per trovare sua madre ai fornelli a cucinare per lei. Non lo potrà più fare, ma grazie a lei tre donne malate di cancro non saranno costrette a subire l’umiliazione di sentirsi osservate come quando andavano in giro con la testa nuda.

Mi servirà qualche giorno per trovare il coraggio di aprire quel pacco, ma lunedì sarò pronta per contattare il Day Hospital oncologico. Chiederò a loro di donare, a chi ne ha bisogno, le parrucche di Liliana, la dolce mamma di Valentina, che non ce l’ha fatta.

Grazie Valentina.

Odette Piola

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