“Le risposte sono state sostanzialmente generiche non circostanziate sia per la quantità delle persone che si devono assumere e sia per le tempistiche e la localizzazione del “polo” biblioteca della zona sud di Ferrara”. Fp-Cgil, Fp-Cisl, Fpl-UIl e Rsu non sono affatto usciti soddisfatti dall’incontro di lunedì con l’Amministrazione comunale sulla situazione del piano occupazionale del servizio Biblioteche e Archivi.
L’incontro – a cui hanno partecipato l’assessore al Personale Angela Travagli e il dirigente del Servizio Personale Walter Laghi – era stato richiesto dalle organizzazioni sindacali e dalla Rsu per discutere le prospettive e il futuro del servizio, in particolare sulla richiesta di confermare l’apertua di una nuova biblioteca nell’area sud – “al di là delle scelte relative al comando di Polizia municipale – paragonabile per dimensione e struttura alla “Bassani” di Barco e alla copertura piena dei pensionamenti perevisti negli anni 2019 e 2020, che arrivano a 10 unità ( 5 all’Ariostea e 5 alla Bassani, che per i sindacati potrebbe andare in grave sofferenza), più il recupero di ulteriori 4 unità non sostituite negli anni passati.
“L.amministrazione – scrivono i sindacati – pur manifestando il proprio generico impegno per affrontare le problematiche esistenti, allo stato attuale riferisce essere ancora in fase di conoscenza e ricognizione della situazione. A fronte di ciò, abbiamo richiesto, e convenuto in un aggiornamento dell’incontro per l’inizio di settembre, al quale riteniamo necessaria anche la presenza dell’assessore alla Cultura e dei dirigenti del settore/servizio, e dal quale ci attendiamo risposte precise e definitive, in mancanza delle quali valuteremo quali iniziative intraprendere”.
Per i sindacati “sarebbe inaccettabile sia non considerare la necessità di procedere con i concorsi e le assunzioni sia far venir meno l’impegno di una apertura di una nuova e strutturata biblioteca nell’area sud della città”. I sindacati chiedono che il confronto riguardi “l’insieme delle criticità che interessano tutti i vari servizi/settori dell’ente Comune, a partire, ad esempio, dai servizi demografici, lavori pubblici, tributi, patrimonio che deve portare alla definizione di un nuovo piano occupazionale che dovrà affrontare l’estrema carenza di personale che verrà a determinarsi con i pensionamenti previsti nei prossimi anni e dei quali l’Amministrazione ci ha già fornito i numeri”:
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