Spal
19 Luglio 2019
Il consulente della procura ha optato per un cambio di rotta nelle modalità di misurazione. Se tutto andrà per il meglio, si partirà il 24 luglio

Slittato l’inizio delle verifiche allo stadio Paolo Mazza

di Redazione | 3 min

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Sembrava dovesse essere il giorno zero da cui poter partire per installare i macchinari utili a conoscere il destino del Paolo Mazza, ma tutto è stato tranne che questo.

Bisognerà pazientare minimo ancora una settimana per saperne qualcosa di più, a maggior ragione dopo la scelta dell’ingegner Carlo Pellegrino che, al termine di un sopralluogo e di una riunione tecnica durati più di cinque ore e passati insieme ai collaudatori e ai legali dei diversi interessati, si è deciso a fare dietrofront, cambiando – come un fulmine a ciel sereno – le modalità di verifica a cui verrà sottoposta la struttura.

Al posto dei grandi serbatoi riempiti di acqua infatti, già posizionati all’esterno dello stadio e pronti per essere caricati con l’ausilio di gru sul perimetro delle tettoie interessate, il consulente incaricato dalla procura ha optato di fatto per un radicale cambio di rotta, preferendo come strumento di verifica una serie di martinetti montati al contrario, che avranno il compito di tendere e tirare la struttura verso il basso – grazie al pompaggio di un tirante apposito – al fine di testarne la risposta dopo un lavoro importante di carico e scarico, mediante strumenti di tipo elettronico.

Questo permetterà agli addetti ai lavori di ottenere un responso molto più veloce, andando così incontro agli interessi della Spal – presente nella persona del presidente Walter Mattioli e del direttore generale Andrea Gazzoli – e dell’intera tifoseria, ma soprattutto andrà a verificare la tenuta statica e strutturale per carichi da neve e vento delle coperture di Gradinata Nord e della Curva Est, visto che – a detta dei diretti interessati, tra cui gli avvocati della Tassi Group Giulio Garuti e Paolo Loberti – il vero problema per cui si sta discutendo nelle ultime ore non è più legato alla questione dell’antisismica, come si legge nel primo comunicato emesso dalla GdF.

Dunque, nei prossimi giorni, la palla tornerà nuovamente tra le mani di Pellegrino, chiamato a presentare il suo piano operativo aggiornato a Lorenzo Travagli, già direttore e progettista dei lavori all’impianto sportivo che, una volta visionate le varie modalità e tecniche di intervento, dovrà dare il proprio benestare formulando una risposta definitiva, apportando – se necessarie – eventuali modifiche al progetto in modo tale da renderlo coerente e in linea con i parametri necessari alle prove.

Da lì poi, la stessa risposta verrà inviata anche a tutti i consulenti tecnici delle ditte interessate, che potranno così avere la possibilità di dare la loro opinione e fornire il necessario nulla osta alle operazioni fino alla deadline fissata per la mezzanotte del 23 luglio. In questo modo, se tutti gli interessati si troveranno d’accordo sul modus operandi indicato, le manovre di verifica potranno immediatamente iniziare nel corso della mattinata del giorno successivo, ovvero mercoledì 24 luglio alle 9.30.

In caso contrario, ci si dovrà nuovamente riunire intorno a un tavolo di confronto che inevitabilmente farà slittare ancora una volta l’inizio di tutte le grandi manovre in programma, compromettendo seriamente, per la Spal e i suoi calorosi tifosi, l’inizio tra le mura amiche di quello che sarà il terzo campionato consecutivo in Serie A della gestione Colombarini e Mattioli.

A seguito del rinvio dell’esecuzione delle prove tecniche sono state annullate le modifiche alla viabilità in via Cassoli e via Ortigara, inizialmente previste a partire da venerdì. Eventuali nuovi provvedimenti di modifica della circolazione e della sosta nella zona dello stadio saranno comunicati nei prossimi giorni.

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