Comacchio
17 Luglio 2019
Dopo il veto di Barbato a Chieti, i 5 Stelle Comacchio chiedono chiarimenti alla Prefettura estense. Italia Nostra: "I concerti pop altrove, a Rimini morto un pulcino di Fratino, avevamo chiesto di spostare quella data"

Jova Beach Party: il M5S scrive al prefetto Campanaro, Italia Nostra ribadisce i rischi ambientali

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Non si calmano le acque intorno al Jova Beach Party, il concerto evento allo stesso tempo attesissimo da chi ha già il biglietto in tasca e contestatissimo da ambientalisti ‘extra Wwf’ e da più rappresentanti politici, principalmente di area 5 Stelle.

L’eccesa opposizione non ha certo confini geografici, considerato che il tour estivo di Jovanotti sostenuto dal Wwf (ma anche da Coop) toccherà tutta la penisola nei prossimi tre mesi. Proprio le ultime notizie giunte dalla provincia abruzzese di Chieti hanno convinto in queste ore il Meetup 5 Stelle Comacchio e Lidi a sottoporre la questione al prefetto di Ferrara Michele Campanaro.

Il suo omologo di Chieti infatti, il prefetto Giacomo Barbato, ha posto nelle scorse ore il veto sul concerto previsto sulla riviera abruzzese – a Vasto – adducendo a problemi di sicurezza e ricordando quali siano le condizioni minime da garantire in merito alla sicurezza dei luoghi, ma anche al problema che costituirebbe l’arrivo sul territorio di decine di migliaia di persone in un periodo già affollato come quello estivo.

Problemi che toccherebbero da vicino anche Comacchio e Lido degli Estensi: “Viene quasi naturale fare analogismi tra Vasto ed Estensi, dato che il 20 agosto saranno già tanti visitatori e turisti nei nostri Lidi e sulle nostre strade” spiega il M5S comacchiese per voce della coordinatrice Cora Bonazza.

“Ci domandiamo se il piano che era da presentare agli organi competenti per ottenere l’approvazione dell’evento sia stato effettivamente presentato dagli organizzatori e approvato dalla Prefettura e dal Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica” continua Bonazza, che spera ora di ottenere risposte e chiarimenti direttamente da Campanaro.

Tra i problemi posti dal Movimento anche quello relativo alla sicurezza dell’area che ospiterà il concertone, a due passi da un Porto canale che si immagina gremito e in una zona in cui i mezzi (compresi quelli di soccorso) avrebbero difficoltà a circolare.

Nelle stesse ore sulla questione interviene anche Italia Nostra, tramite la presidente nazionale Mariarita Signorini, il consigliere Vitantonio Iacoviello, il referente per le Marche Maurizio Sebastiani e il riminese Guido Bartolucci. “Le aree di interesse naturalistico non sono luoghi in cui organizzare concerti pop. Da qualche anno – scrive Italia Nostra –  si conferma la tendenza di localizzare concerti ed iniziative di massa in tali aree, forse per facilità organizzativa, forse contando sul richiamo del fascino dei concerti in alta quota e, da quest’anno, anche sulle spiagge.

La morte del pulcino di Fratino il 10 luglio scorso, in coincidenza con il Jova Beach a Rimini, ha confermato le giuste preoccupazioni degli ambientalisti. Asoer,Italia Nostra Rimini, Circolo Legambiente ‘Delta del Po’ e Lipu avevano presentato un esposto per chiedere lo spostamento della data e/o del luogo del concerto per permettere ai pulcini di Fratino (che dal 2008 hanno miracolosamente eletto il tratto di spiaggia tra Miramare e la foce del Marano per la riproduzione) di arrivare all’involo”.

Il Consiglio Direttivo Nazione di Italia Nostra esprime dunque “viva preoccupazione per il tour di concerti organizzati in alcune spiagge italiane dal cantante Jovanotti: si impone quindi una riflessione sull’opportunità di delocalizzare simili eventi per salvaguardare gli equilibri di quello che rimane di ogni prezioso habitat costiero e delle specie che lo abitano, come il Fratino”.

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