Cronaca
11 Luglio 2019
Secondo la procura, i mezzi sarebbero stati rivenduti al pubblico dopo essere passati per un autonoleggio rodigino

Giro di automobili dalla Germania per aggirare l’Iva: in cinque a processo

di Redazione | 2 min

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(articolo modificato dopo la pubblicazione iniziale)

Compravano le automobili dalla Germania grazie a una società di autonoleggio, sgravate dall’Iva, che però poi le ‘girava’ a una concessionaria per rivenderle a prezzo pieno. È questa l’accusa che vede imputati Francesco Sbarro (già condannato a 2 anni e 7 mesi per il caso ‘Automec’), Sandro Tuffanelli e Alessio Zanini e Nicola Costanzo, che devono rispondere a vario titolo di truffa, appropriazione indebita, evasione dell’Iva, falsa fatturazione e associazione a delinquere.

Secondo la procura infatti gli imputati avrebbero coltivato un giro di affari da circa 700mila euro grazie agli sgravi sull’Iva per l’acquisto dei beni strumentali, come è il caso delle automobili per un autonoleggio come la Capital Rent di Rovigo, che per gli inquirenti sarebbe stato uno dei primi tasselli del giro di affari su cui nel 2012 partirono le indagini.

Per giustificare le operazioni, l’associazione a delinquere si sarebbe appoggiata anche su un giro di false fatture prodotte da almeno due società ‘cartiere’ (come vengono comunemente definite le società fittizie usate per questo tipo di operazioni) e nel corso dell’ultima udienza il pm Maggioni ha mostrato i risultati degli appostamenti delle forze dell’ordine fuori dalle sedi legali di queste aziende, una delle quali in un casolare di campagna apparentemente abbandonato.

Una versione iniziale dell’articolo riportava anche il nome di Paolo Rimondi tra le persone ancora imputate. L’avvocato Gian Luigi Pieraccini fa presente che il suo assistito è invece uscito già due anni fa dal processo, avendo patteggiato una pena a 2 anni (sospesa) davanti al gip. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.

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