Politica
3 Luglio 2019
Fabbri dà mandato a Coletti e Kusiak: "Stop alle discriminazioni 'al contrario' e servizi per l'infanzia garantiti a tutti" 

Case popolari e asili nido, cambiano le assegnazioni

di Redazione | 2 min

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“Subito al lavoro sui regolamenti: l’assegnazione delle case popolari e dei posti al nido deve trovare un nuovo indirizzo. Basta discriminazioni ‘al contrario’ per gli alloggi Acer che penalizzano le famiglie ferraresi e lavoreremo per garantire il servizio di asilo nido con l’obiettivo di far crescere la città”.

È questo l’indirizzo ribadito dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, durante la prima seduta di giunta. Il mandato rivolto in particolare all’assessore ai Servizi Sociali, Cristina Coletti e all’assessore all’Istruzione Dorota Kusiak, è quello di “mettere mano con urgenza ai regolamenti per le assegnazioni degli alloggi Acer e per la graduatoria relativa al servizio di asilo nido”, in modo da “equilibrare da un lato gli eccessi che fino ad oggi hanno caratterizzato la fruizione del welfare abitativo favorendo le famiglie immigrate, con percentuali ingiustificate” e “rimediare, dall’altro alle mancanze che hanno lasciato tante domande di accesso al nido senza risposta”.

Per quanto riguarda l’accesso ai servizi per l’infanzia “ogni mancanza che il sistema fa gravare sulle famiglie si trasforma irrimediabilmente in un passo indietro nel processo di crescita che vogliamo imprimere alla nostra città”, conclude Fabbri. “Per questo oltre alla revisione dei parametri di assegnazione studieremo un sistema di convenzioni e sostegni economici che garantisca a tutte le famiglie che ne faranno richiesta di accedere all’asilo per la primissima infanzia, con un particolare occhio di riguardo per le giovani coppie che decidono di acquistare casa e di vivere nel nostro Comune”.

Nel dettaglio “per le case popolari l’orientamento sarà l’introduzione di parametri che valorizzino la residenzialità storica” spiega l’assessore ai Servizi Sociali Cristina Coletti. “Nei Comuni dove questo indirizzo è stato applicato, i risultati sono stati evidenti e si è assistito, in breve tempo, ad un riequilibrio delle assegnazioni degli alloggi distribuiti tra italiani e immigrati in modo proporzionale alle effettive percentuali di residenza”, conclude l’assessore.

Per quanto riguarda l’asilo nido, invece “si tratta di un servizio che deve favorire le famiglie e sostenerle nel loro percorso di crescita”, ha chiarito l’assessore all’Istruzione Dorota Kusiak. “Continuare a pensare al nido come ad una pura assistenza, finisce per penalizzare in modo anche grave le dinamiche sociali che sono alla base dello sviluppo di qualsiasi città, a partire dalla natalità stessa”.

Il nido, invece, “deve diventare un servizio garantito per tutte le famiglie con bambini che ne facciano richiesta”, spiega ancora l’assessore “e questo a favore non solo dello sviluppo e della crescita del piccolo, ma anche dell’autonomia della famiglia e in particolare della madre che non può, e non deve, essere costretta a scegliere tra l’accudimento familiare e l’autonomia lavorativa e, dunque, sociale”.

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