“Purtroppo i temi ambientali e quelli finanziari sono la grande piaga del nostro Paese. Recentemente si sono aggiunti anche quelli etici e morali. Qualcuno vorrebbe che non ce ne occupassimo. Invece nessuno di noi, oggi, è nelle condizioni di poter evitare di farlo”.
Il sindaco di Vigarano Barbara Paron prende posizione sulle critiche riguardanti la questione Clara, mosse nei giorni scorsi dai sindaci dell’Alto Ferrarese e dall’opposizione vigaranese, che l’ha direttamente chiamata in causa.
Cosa è stato fatto per Vigarano?
“Mentre c’è chi strumentalizza, grazie ai sacrifici fatti in un anno, tutti assieme abbiamo portato la raccolta differenziata dal 45% all’81%. In passato, malgrado i tanti sforzi, non ci eravamo riusciti. Mi sento di dire grazie ai vigaranesi. Grazie perché il ‘Porta a Porta’ è un sistema antipatico ma è lo stesso sistema adottato dai comuni virtuosi del Trentino, citati a modello”.
Anche le tariffe vengono criticate…
“Quest’anno le bollette sono rimaste invariate, eppure gli investimenti ci sono stati. Li ha fatti Clara, come concordato insieme proprio a un’altra assemblea pubblica, l’anno scorso. Clara è l’azienda in cui i sindaci dell’Alto Ferrarese decidono delle cose e sui giornali ne dicono altre, aumentando il loro consenso e proporzionalmente i problemi di una società che è tutta di proprietà dei Comuni, quindi dei cittadini. Clara è la nostra azienda ed è arrivato il momento di decidere cosa si vuol fare di essa. Se qualcuno vuole smantellarla o venderla faccia una proposta, con un percorso serio per mantenerne il valore, visto che Clara è patrimonio dei cittadini”.
Lunedì, intanto, c’è stata un’altra assemblea riunione su Clara, definita una “farsa” dalla opposizione.
“Mi è veramente dispiaciuto sentire i toni di alcuni vigaranesi che, invece di provare a trovare soluzioni, mossi da altri interessi, si sono comportati in maniera sbagliata, tanto da far allontanare molti cittadini indignati da quell’atteggiamento. Questo non significa che vada tutto bene, la riunione è stata organizzata proprio per sentire i problemi”.
Allora cosa ne pensa sulle nuove modalità di raccolta avanzate dall’azienda?
“Ciò che è successo a giugno, con il cambio delle frequenze in anticipo rispetto a quanto concordato, ha creato un grave disservizio che personalmente condanno e che non dovrà mai più succedere. Tanto più a Vigarano, Comune in cui molti cittadini si sono offerti di collaborare gratuitamente con l’azienda per veicolare informazioni e buone pratiche e che non sono stati sufficientemente coinvolti”.
Ora cosa accadrà?
“Nel 2020 si passerà a un vero e proprio sistema di misurazione, per cui chi più produce, più paga. Secondo tutti i sindaci questa è la strada. Non si capisce perché si attacchi solo Vigarano quando i sindaci hanno votato all’unanimità”.
Si stanno muovendo osservazioni troppo aspre?
“Lunedì ho raccontato la realtà di Savignano sul Rubicone. Là sono stati costruiti gli stessi impianti che dovevano essere costruiti a Sant’Agostino nei pressi della discarica “Molino Boschetti”, ma la politica, quella di centro destra, la stessa che oggi urla allo scandalo per le tariffe alte, disse no. Ebbene a Savignano ora non hanno i nostri problemi e producono energia pulita. Questa è la vera lotta al cambiamento climatico di cui tanti si riempiono la bocca, invece il sindaco che fece quella scelta non fu rieletto, a Sant’Agostino invece vinsero le elezioni. Coincidenze? Può essere”.
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