Fiscaglia. Dopo il caso di via Matrana a Medelana di Ostellato, nuove proteste per la chiusura di un passaggio a livello questa volta ricompreso (per pochi metri) nel territorio di Fiscaglia. Si tratta di quello di via Don Cavalieri, punto di transito per i residenti di Libolla, altra frazione ostellatese che rischia grossi disagi per la novità.
Le proteste stavolta giungono direttamente dall’amministrazione fiscagliese, dal sindaco Fabio Tosi che, categorico, ha detto No a Ferrovie Emilia Romagna ed è al lavoro con i suoi uffici per trovare una soluzione alternativa che vada incontro principalmente a cittadini e imprese del territorio.
“La decisione di chiusura spettava a Fiscaglia – spiega Tosi, per pochi metri l’istituzione titolata a prendere tale decisione. Questo passaggio a livello è importante per il territorio e una sua chiusura penalizzerebbe non solo i cittadini di Libolla ma anche importanti attività che in quella parte di territorio insistono, come un agriturismo riconosciuto a livello europeo e un altrettanto importante centro di servizi per l’agricoltura come lo stabilimento Cocerit”.
“L’incontro intercorso in queste ore con i rappresentanti dell’area tecnica di Fer è stato comunque positivo – fa sapere il sindaco. “Abbiamo porposto delle condizioni imprescindibili e credo che abbiano capito le nostre ragioni. Il mio vice e assessore alla viabilità Renato Bertelli assieme all’Ufficio Tecnico è già al lavoro per studiare soluzioni che possano incontrare l’esigenze di Fer ma che nel contempo diano garanzie per il territorio fiscagliese”.
“Siamo in ogni caso fermi sulla posizione già annunciata nei giorni scorsi: se si individueranno possibilità di chiusura di qualche punto a livello, questo sarà solo conseguente alla realizzazione di opere compensative strategiche per il territorio e la sua viabilità e solo dopo la realizzazione di esse si procederà a formulare gli atti di chiusura. Vogliamo far crescere questo territorio, non penalizzarlo”.
Oltre al tema passaggi a livello, Tosi ha posto anche a Fer la richiesta di una migliore e attenta gestione sul decoro delle stazioni, spesso lasciate in mezzo ad erba troppo alta.
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