Lagosanto
28 Giugno 2019
Presto un corso per formare volontari che possano intervenire con competenza su tartarughe marine e animali acquatici, saranno i primi a livello nazionale

A Lagosanto Enpa battezza le prime guardie marittime-fluviali d’Italia

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. Vedrà la luce a Lagosanto il primo nucleo marittimo-fluviale delle Guardie Zoofile Enpa, una novità che porterà i volontari della storica associazione – attivissima anche nel Delta del Po – ad approfondire la conoscenza di animali marini ben diversi da quelli terrestri a cui è sono abituati a rivolgere attenzioni e tutele.

A presentare con orgoglio la novità è Marco Bravi, presidente del Consiglio Enpa e responsabile nazionale del servizio Guardie Zoofile, accolto in sala consiliare a Lagosanto dal sindaco Cristian Bertarelli insieme ai partner del progetto, ad Enrico Feggi (presidente del Circolo Nautico Volano) e a Sauro Pari (presidente della Fondazione Cetacea Onlus di Riccione).

“Lanceremo nelle prossime settimane un corso per formare nuovi volontari in grado di approcciarsi ad una specie delicata e tanto diffusa nell’Adriatico, la Carretta Carretta, la tartaruga marina continuamente messa in pericolo lungo le nostre coste, dove è attirata dall’abbondanza di cibo ma dove incontra anche imbarcazioni, reti da pesca e altri pericoli”.

Anche per questa emergenza, sempre più avvertita a tutti i livelli, Enpa ha deciso di cogliere l’occasione di firmare un corso di formazione ad hoc e specializzare così i suoi volontari. L’iniziativa fa seguito all’accordo sottoscritto da ENPA con la Provincia di Ferrara, i già citati Circolo Nautico Volano e Fondazione Cetacea, ma anche Aics Emilia Romagna. Una squadra compatta che porterà avanti le finalità del progetto, dalla sensibilizzazione di cittadini, studenti e settori produttivi che hanno a che fare con il mondo marittimo ad iniziative di tutela delle tartarughe nella vasta area delle lagune costiere del Delta.

“Con questa iniziativa intendiamo inoltre essere di aiuto sia nelle operazioni di soccorso sia in quelle di monitoraggio, che è fondamentale per inquadrare il fenomeno della mortalità delle tartarughe. L’unione delle varie associazioni sul territorio ci riempie il cuore di soddisfazione e ci fa ben sperare e ci fa piacere che tutto questo possa partire da Lagosanto, una cittadina che sente fortemente lo spirito del volontariato”.

Prezioso è il contributo della Fondazione Cetacea, che metterà a disposizione strutture per l’accoglienza e la convalescenza di soggetti trovati feriti. “Se vogliamo conservare e non solo salvare e curare questa specie importantissima – commenta Pari – dobbiamo partire proprio da qui, avvalendoci di personale attento e specializzato. L’auspicio è di avviare qualcosa che lasci il segno e che assicuri continuità e che dia ancora più valore a questa bellissima e storica collaborazione con Enpa”.

 

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