Lettere al Direttore
28 Giugno 2019

Toselli si dimetta per il bene di Cento

di Redazione | 4 min

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È venuto il momento di riconoscerlo e di ammetterlo: ci siamo sbagliati! Abbiamo sbagliato tutti assieme, come Comunità.

Senza stare a rivangare “chi ha votato chi” e “chi aveva detto cosa”… Senza rivangare chi si è candidato promettendo cosa e perché poi non è accaduto nulla di quanto promesso. Non è questo il tempo. Arrivati a questo punto non sarebbe utile. Come Comunità abbiamo creduto alle tante promesse ricevute. E anche chi le ha fatte probabilmente ha davvero pensato di poterle mantenere. Di averne capacità e competenza. Ha creduto che fosse possibile. Che fosse facile.

Come Città abbiamo dato fiducia a chi diceva di avere “esperienza” e “competenza”. A chi spiegava di essere in grado di risolvere ogni problema e di accontentare tutti. A chi prometteva un “rilancio” ed una “pacificazione” (da cosa, poi?) ed invece non è riuscito ad andare oltre il “pantano” dell’inconcludenza e sta facendo montare rabbia e frustrazione un po’ in tutto il comune.

Senza processi alle intenzioni o invettive è ora il momento di prendere atto che con ogni probabilità chi prometteva un fantomatico “rilancio” credeva lui per primo alle proprie promesse. Ma non ha trovato il modo di passare dalle parole ai fatti.

Signori Amministratori, vi siete sbagliati. Ci siamo sbagliati. Voi nel promettere e noi nel credere l’impossibile. Avete proposto (e noi ci abbiamo creduto) la favoletta del “rilancio”; quella dei “fondi europei”; quella dell’”accelerazione nella ricostruzione”; la favola dei “nuovi insediamenti” con la conseguente “nuova occupazione”…

Invece: a Cento nessun cantiere pubblico della ricostruzione è partito in tre anni. Di nuovi insediamenti nemmeno l’ombra, come pure di fondi comunitari. Mentre il Comune è del tutto assente ad esempio sui tavoli per VM e “nullo” è stato nella vicenda della vendita di CaRiCento; i servizi calano, anche opere pubbliche che erano quasi finite tre anni fa sono rimaste al palo; nessuna risposta ai problemi del traffico. Non si vede una vera mostra da tre anni. Nessuna iniziativa culturale è stata promossa dal Comune (meno male che il mondo del commercio sta cercando di andare in supplenza). Nulla sull’ambiente e sui giovani (anzi: il nascente Centro giovanile è stato cancellato)…

L’elenco sarebbe tanto lungo ma anche altrettanto inutile: ogni Centese sa benissimo quanto grave sia la situazione. Voi tutti sapete bene, pur senza ammetterlo, quanto è grave la situazione. E allora?

Allora occorre dire “basta”: non possiamo come territorio accettare altri due anni come i tre che abbiamo alle spalle. Voi questo lo sapete. Lo capite quando state tra la gente, ve lo dicono nei bar, nei negozi del centro, nelle piazze delle frazioni… Ci vuole il coraggio di “staccare la spina” a questa esperienza per “voltare pagina” e cercare di fare ripartire la Città.

Quasi due mesi fa avevo lanciato un appello, soprattutto al Sindaco, perché si facesse aiutare, da tutte le forze politiche in Consiglio comunale: Perché chiedesse aiuto per trovare tutti assieme il modo di realizzare qualcosa. Di dare soluzioni vere ai problemi reali. Non c’è stata nessuna risposta. Nemmeno l’onestà di ammettere i limiti evidenti della Giunta e l’umiltà di chiedere collaborazione, alla Città, per trovare figure più capaci e cercare di ripartire tutti assieme, senza polemiche. Mi sembrava sinceramente l’ultima possibilità.

Caduta nel vuoto anche quella si deve prendere atto che tutti gli anni che stiamo sprecando vedono i problemi crescere ed il nostro territorio perdere posizioni. Quello che sta succedendo, ad esempio, in ambito raccolta dei rifiuti mostra con chiarezza come le nostre Istituzioni oggi non contino più nulla a livello provinciale… Siamo arrivati ai “titoli di coda”. Al “capolinea”.

Al Sindaco Toselli chiedo dunque un gesto d’amore per questa Città che gli aveva dato tutta la sua fiducia ed ha aspettato pazientemente per tre anni che succedesse qualcosa del tanto che era stato promesso.

Ora Signor Sindaco, si dimostri grato per quella fiducia ricevuta e chiuda questa esperienza. Si dimetta. Ci consenta di tornare a votare. Come Comunità siamo pronti a voltare pagina. Senza polemiche. Ma con la consapevolezza che il tempo è prezioso e ne abbiamo già sprecato troppo.

La stessa richiesta/appello la rivolgo a quanti sostengono in Consiglio questa Amministrazione: con umiltà si ammetta il fallimento di questa esperienza politica e si consenta alla Città di ridarsi una guida in grado di affrontare le sfide di oggi e quelle di domani.

Piero Lodi, consigliere comunale del Partito Democratico Cento, già sindaco di Cento

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