Economia e Lavoro
26 Giugno 2019
Equiparate società Iap a persone fisiche con stessa qualifica. Maturi i tempi per una estensione anche ai proprietari di beni affittati e ai conduttori non in possesso di qualifica Cd o Iap

Imu: approvato l’emendamento proposto da Confagricoltura

di Redazione | 2 min

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“Con l’approvazione da parte della Camera dei deputati dell’emendamento relativo all’applicazione delle agevolazioni Imu alle società in possesso della qualifica di Iap, si è avuta l’ennesima conferma di quanto ha sempre sostenuto Confagricoltura fin dall’entrata in vigore dell’Imu”.

Lo afferma il presidente di Confagricoltura Ferrara Gianluca Vertuani, che aggiunge: “La misura contenuta nel cosiddetto Decreto crescita, che ora passa al voto definitivo in Senato, è stata proposta e sostenuta da Confagricoltura per chiarire definitivamente la questione che aveva suscitato interpretazioni difformi da parte dell’Anci e di alcuni Comuni della nostra provincia in relazione al pagamento dell’Imu, nonostante a sostegno della tesi di Confagricoltura vi fosse una sentenza della Commissione Tributaria dell’Emilia Romagna, una sentenza della Cassazione ed una Circolare del Ministero delle Finanze. Sono maturi i tempi – conclude il Presidente Vertuani – per una estensione delle agevolazioni anche alle aziende non in possesso della qualifica di Cd e Iap e ai proprietari di beni affittati oppure, quantomeno, ad una riduzione delle aliquote da parte delle amministrazioni comunali”.

Al presidente di Confagricoltura Ferrara fa eco Giorgio Zaniboni, presidente del Sindacato Proprietari con Beni Affittati di Confagricoltura Ferrara. “I proprietari di terreni concessi in affitto subiscono una tassazione che deprime fortemente i ricavi derivanti dalla concessione in affitto dei terreni fin quasi ad azzerarli, senza contare che spesso questi terreni sono condotti da componenti lo stesso nucleo famigliare, per cui queste aziende finiscono per non beneficiare della gran parte delle agevolazioni. Per non parlare poi di coloro che non sono in possesso della qualifica di Cd o Iap e conducono i terreni di cui sono proprietari, trattati alla stregua di aziende di serie B”.

A ribadire il concetto interviene il presidente del Sindacato Pensionati di Confagricoltura Ferrara (Anpa) Stefano Spisani: “Non si può non tenere conto che la maggior parte di coloro che affittano i propri terreni è rappresentato da agricoltori che dopo una vita di lavoro nei campi sono giunti all’età pensionabile, la maggior parte dei quali beneficia d‘indennità pensionistiche d’importo assai modesto. Occorre ricordare a tal proposito che attualmente il 16% dei pensionati italiani riceve una pensione mensile appena superiore a 500 euro e che il 40% di questi è rappresentato da ex agricoltori. Ingiusto far pagare loro l’Imu”.

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