Attualità
25 Giugno 2019
"Porte Aperte sulla Ricerca" sabato 5 luglio in via Mortara. Dopo gli interventi degli esperti si procederà alla visita dei laboratori

Un giorno per conoscere la ricerca sull’atassia

di Redazione | 2 min

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Il prossimo 5 luglio torna l’appuntamento con “Porte Aperte sulla Ricerca”, un’iniziativa organizzata in collaborazione con Aisa Ferrara e Università di Ferrara, che consentirà ai malati di atassia, alle loro famiglie e ai cittadini di vedere il lavoro delle ricercatrici nei laboratori del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Ferrara.

Un’iniziativa importante, che la Fondazione Acaref ha deciso di ripetere dopo l’apprezzamento mostrato alla prima edizione, con l’obiettivo di far “toccare” da vicino i progressi del progetto di ricerca verso una cura definitiva per l’atassia.

Nel corso della giornata, a partire dalle 9.30 presso l’edificio cubo di via Fossato di Mortara 70, si terrà una conferenza con l’equipe multidisciplinare che sta lavorando al progetto di ricerca su più fronti: dalla neurologia alla genetica, dalla fisioterapia all’assistenza ai malati.

All’evento interverranno:Peggy Carla Rafaella Marconi, responsabile scientifico del progetto di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Ferrara; Francesca Salvatori e Mariangela Pappadà, ricercatrici del progetto sulle atassie spinocerebellari di tipo I e II (SCA1 e SCA2); Valeria Tugnoli, direttore responsabile del reparto di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara; Alessandra Ferlini, direttore Unità Operativa Complessa di Genetica Medica, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara; Nino Basaglia, direttore del reparto di Medicina Riabilitativa dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara; Sergio Buja, dirigente Medico del reparto di Medicina Riabilitativa di Ferrara; Matteo Fabbri e Rita Cortesi e Elisabetta Esposito, collaboratori del progetto sulle atassie spinocerebellari di tipo I e II (SCA1 e SCA2), presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche.

A seguire si apriranno le porte dei laboratori, che per i malati di atassia sono luoghi di speranza, perché “solo la ricerca scientifica potrà bloccare questa malattia terribile”, come spiega Silvio Sivieri, presidente della Fondazione Acaref e di Aisa Ferrara.

“Dare l’opportunità agli ammalati, alle loro famiglie e a tutta la cittadinanza di poter vedere di persona il lavoro che viene svolto nei laboratori dell’Università di Ferrara e potersi confrontare con l’equipe coinvolta in questo ambizioso e innovativo studio, è il modo scelto dalla nostra Fondazione per avvicinare malati e ricercatori . Da quest’anno è entrata a far parte del nostro team di ricerca la dottoressa Mariangela Pappadà, una giovanissima ricercatrice che inizierà lo studio su SCA2 e che darà un ulteriore contributo al progetto di ricerca sulle sindromi atassiche”.

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