La vittoria ha cento padri, mentre la sconfitta è orfana e, che lo ammettiate o meno, il silenzio che in questi giorni post elettorali vi circonda è assordante.
Ora siamo qui per guardare ciò che succederà, ma più che mai per organizzare il futuro.
Abbiamo davanti cinque anni, che se gestiti bene possono essere utili per il rilancio di un pensiero davvero di sinistra sul nostro territorio.
Come ai tempi dell’amministrazione Pamini, unica non di sinistra a Copparo, famosa per aver lasciato più buchi nelle strade che in una forma di emmental.
Si, perché non è vero che per settant’anni ininterrotti la sinistra ci ha governato: a metà degli anni sessanta ci fu un intervallo, diciamo di riflessione.
Quel tempo servì per rinnovare e rilanciare un’ottima azione di governo, che si concretizzò con l’amministrazione Valieri: coraggiosa, lungimirante e mai supina alle decisioni regionali.
Adesso la domanda è: avete la volontà e le capacità di confrontarvi, aprirvi e cambiare?
Oppure dovremo ancora cercare rifugio in “liste civiche” o in “Partiti di protesta”, solo per avere una vaga impressione “di sinistra”, sempre poi disattesa?
Volete continuare a gestire il tutto come avete fatto nelle ultime amministrazioni, più simili ad un club del tè delle cinque che ad una amministrazione aperta al cittadino?
La verità è che le ultime amministrazioni, in special modo il secondo mandato del sindaco uscente, sono state percepite come elite da parte di tante, troppe persone.
Se volete con calma potremo analizzare i motivi della sconfitta, o meglio del licenziamento in tronco, che avete subito. Siete pronti a guardare oltre?
Alcuni esponenti dell’amministrazione uscente, prima del ballottaggio, in un articolo sul giornale ci hanno detto: “abbiamo sbagliato, abbiamo capito.. Ma siamo stati tanto bravi”.
Evidentemente non abbastanza. Oppure siete stati bravi e non abbiamo mai saputo quanto.
Avete risposto con palloni lanciati al cielo e capriole alle legittime richieste dei cittadini, ma non era questo che chiedevamo. La risposta dei cittadini è stata chiara, un po’ come nel film QUARTO POTERE“: Sono incazzato nero e io non ci sto più!” Già all’inizio di questa legislatura avete preferito altri compagni di viaggio.
….venite pure avanti ,voi con il naso corto ,signori imbellettati, io più non vi sopporto.
Infilzerò la penna dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada vi uccido quando voglio….
Adesso volevamo dirvi: Ricordate! noi ci siamo, ci saremo, ma soprattutto c’eravamo. E voi?
Gruppo “10 Giugno 2019”