Politica
21 Giugno 2019
M5S, Sinistra Italiana e gruppo misto attaccano l'opera. L'assessore Donini taglia corto: "Cantiere nel 2020"

La Cispadana spacca il consiglio regionale: Pd e Lega ‘alleati’ per difendere l’opera

di Redazione | 3 min

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La Commissione Ambiente si divide sulle grandi opere stradali: da una parte Partito Democratico e Lega Nord spingono per la realizzazione della Cispadana; dall’altra, invece, Movimento 5 stelle, Sinistra italiana e Silvia Prodi del Gruppo misto rimangono sulle proprie convinzioni, ritenendo il percorso intrapreso “anacronistico”, per dirlo con le parole di Giulia Gibertoni dei Cinque Stelle. Lo scontro è andato in scena alla seduta sul Prit (Piano Regionale Integrato Trasporti) dedicata alla pianificazione della rete infrastrutturale stradale. Proprio il progetto di autostrada da Reggiolo a Ferrara ha tenuto banco nella seduta della commissione, presieduta da Manuela Rontini. Il confronto riprenderà la prossima settimana, giovedì 27, quando, oltre a trattare i capitoli del piano riguardanti aeroporti, monitoraggio e risorse, i consiglieri vaglieranno e voteranno gli emendamenti. L’aula sul Prit è già fissata il 9 luglio.

A dar fuoco alle polveri in commissione Gibertoni. Prima ha parlato, in riferimento alla Cispadana, di “progetto vecchio e sorpassato”, poi, dopo la replica dei democratici ma anche dei leghisti, ha rincarato definendo l’autostrada un’opera “passatista che non avrà alcuna ricaduta occupazionale sul territorio”. In linea con queste posizioni anche il capogruppo pentastellato Andrea Bertani che vedrebbe di buon occhio, in alternativa all’autostrada, “una strada a scorrimento veloce”. E anche dall’ala sinistra della maggioranza arriva la conferma di riserve mai celate sulle grandi opere con Silvia Prodi (Misto) che ha espresso critiche sia sulla Cispadana sia sulla Campogalliano-Sassuolo: “Sono opere a grandissimo impatto, dovrebbero essere ripensate”. Parole sposate anche da Sinistra Italiana che con Igor Taruffi ha voluto poi ricordare all’esecutivo di “dare seguito alla risoluzione votata all’unanimità dall’Aula che chiede il potenziamento della strada Porrettana: verso Pistoia- ha chiosato- non ci sono né collegamenti ferroviari né stradali”.

Il tracciato del progetto dell’autostrada Cispadana

A far da scudo all’opera ci ha pensato prima Enrico Campedelli del Partito Democratico assieme a Marco Pettazzoni della Lega Nord. Per il dem è essenziale “tenere la barra dritta sulle grandi opere proprio per rispettare e tutelare un territorio che sono decenni che sta aspettando vie di comunicazioni adeguate. Per aumentare e far prosperare i vari distretti della regione è essenziale la grande viabilità. C’è bisogno di realismo e di non rimettere in discussione queste previsioni”. Il leghista invece, pur specificando che “ci si aspettava la chiusura dell’opera all’interno di questa legislatura”, ha rimarcato la totale contrarietà all’ipotesi alternativa, quella della strada a scorrimento veloce: “Non è la soluzione perché non è efficace. Poi: chi pagherebbe i costi di manutenzione?”. E ha aggiunto: “Quest’opera per qualcuno è una tragedia ma per altri è una necessità”.

Chi si esprime in maniera più netta è però l’assessore ai trasporti Raffaele Donini, che non lascia alcun margine al dubbio sulla realizzazione della Cispadana: “Sapevamo che questa parte del Prit era la più complessa. Comunque non esiste nessun ‘piano b’: l’opera si farà e il cantiere partirà nel 2020”.

Il Prit prevede un tratto di Cispadana con caratteristiche autostradali, fra Ferrara sud e Reggiolo-Rolo, dotato di quattro caselli (San Possidonio– Concordia–Mirandola; San Felice sul Panaro–Finale Emilia; Cento; Poggio Renatico) che saranno oggetto di concessione regionale. Sono previsti anche diversi interventi di collegamento al sistema autostradale, mentre per il restante tracciato la previsione è quella di una strada extraurbana secondaria ad una corsia per senso di marcia.

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