Politica
21 Giugno 2019
Mantovani: “Sparuta minoranza, ribadisco che dove ci sono soldi io non vado”

Una parte dei 5S chiedeva a Fabbri un assessorato

di Redazione | 3 min

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Un assessore del Movimento 5 stelle in giunta o la presidenza del consiglio comunale. È quanto proponeva di chiedere ad Alan Fabbri una ristretta parte del gruppo sanità del M5S ferrarese. A firmare la richiesta sono Daniele Lanzoni, Donatella Pasqualini, Rosalia Giannotta, Orazio D’alessio, Gloria Fabbian e Luigi Zapparoli, tutti candidati alle comunali.

Nel documento i sei grillini, nonostante il candidato sindaco Tommaso Mantovani avesse già detto pubblicamente di non volere apparentamenti – così come prevede il Movimento -, hanno diffuso una nota al termine di una riunione avvenuta all’indomani delle elezioni.

I sei stilano due proposte da sottoporre a Mantovani, “urgentemente per poter ottenere nel miglior modo possibile i risultati che gli elettori del MoVimento attendono da troppo tempo”.

Nel dettaglio chiedono che “venga richiesto un incontro politico col neo sindaco Fabbri, al cui interno partecipino due nostri componenti, al fine di proporre la candidatura alla presidenza del consiglio comunale di Tommaso Mantovani alla luce dei più di 5000 voti ottenuti, e della sua equidistanza come forza politica avendo esso qualità di equilibrio e preparazione in materia”.

In subordine che “venga valutata la possibilità di inserire un assessore nelle tematiche di maggior rilevanza per il MoVimento 5 stelle, ovvero Ambiente, salute, politiche sociali”.

Quanto basta per far gridare allo scandalo l’altra metà del M5S ferrarese, quella che fa capo al gruppo consiliare (parte di esso) uscente, Laboratorio Civico, che parla di “comunicato semplicemente vergognoso”.

Le richieste “denotano la totale estraneità alla mission politica del M5S, che al di là delle proibizioni statutarie ad apparentamenti politici di qualsiasi tipo, palesa la volontà di entrare ostinatamente a far parte di una giunta di governo cittadino che è composta dalle sigle politiche Lega, Fi, FdI, Ferrara Cambia, Ferrara civica, Lista Rinascimento, le uniche uscite vincitrici dalle appena intercorse elezioni amministrative”.

“Perdenti – prosegue Laboratio Civico – si sono confermati il Pd e appunto il M5S. Se non fosse gravissima l’ambizione immotivata dei rappresentanti attuali del M5S ferrarese, staremmo qui a ridere della loro dabbenaggine. Tuttavia, poiché siamo stati oggetto di pluriennali critiche personali, prive della più elementare educazione e contenuto politico, oggi noi esponenti di Lc ci riserviamo la contezza di denunciare pubblicamente questo tentativo di svendita politica e di totale disprezzo del messaggio di integrità etica tanto caro ai fondatori del M5S, Gian Roberto Casaleggio e Beppe Grillo, integrità etica di cui si fa portavoce anche l’attuale capo politico, a cui, proprio perché intento alla riorganizzazione territoriale, ci auguriamo venga ritrasmesso dagli attuali referenti, il comportamento deleterio che i nuovi portavoce stanno mettendo in atto a danno del M5S”.

Tocca quindi a Mantovani mettere una pietra sulla vicenda: “All’incontro avevamo ribadito in modo perentorio che non avremmo chiesto nulla, come è nello spirito del M5S. Qualcuno ha voluto lo stesso far girare quella nota. Ribadisco quindi che non siamo interessati a nessuna poltrona o prebenda. Dove ci sono dei soldi io non vado”.

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