Mesola
20 Giugno 2019
Il viaggio del giovane luciano Simone Luce fa tappa a Mesola: "Non apparteniamo a una singola terra ma al mondo intero"

Oltre 2mila chilometri in bici contro il razzismo

di Redazione | 2 min

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Mesola. Oltre 2mila chilometri in bicicletta contro il razzismo. È l’incredibile avventura dal forte messaggio sociale intrapresa da Simone Luce, 28enne di Santa Lucia di Serino in provincia di Avellino, in sella fino in Albania, attraverso 6 Paesi della comunità europea.

Il viaggio del giovane luciano farà tappa questa sera, giovedì 20 giugno a Mesola, dove verrà accolto da una delegazione comunale che offrirà vitto e alloggio per consentirgli il meritato riposo per ripartire la mattina successiva.

Il progetto a due ruote si intitola “A chi appartieni tour” e si snoda da Santa Lucia di Serino a Durazzo, attraversando parte dell’Italia da sud a nord per poi proseguire (in ordine) in Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania, dove il ciclista prenderà un traghetto per fare ritorno in Italia, a Bari, per poi pedalare per gli ultimi 236 chilometri prima di fare ritorno a casa.

“Il viaggio, oltre che una sfida personale – racconta Simone Luce, che nella vita si occupa di social media marketing, ma la sua più grande passione è appunto viaggiare – ha l’obiettivo di lanciare un messaggio sociale importante, in un periodo storico in cui c’è un accentuato senso di chiusura verso altri popoli e di un profondo senso di razzismo e odio verso altre culture da parte del popolo italiano. L’obiettivo finale del viaggio è quindi quello di mostrare che apparteniamo prima di tutto a un ecosistema e, quindi, non a una singola nazione e non a una singola terra, ma al mondo intero e che solo insieme possiamo produrre frutti”.

Per rafforzare il concetto che apparteniamo tutti a un’unica terra, raccoglierà in ognuno dei 6 Stati attraversati un po’ di terra che rinchiuderà in dei contenitori da utilizzare per piantare una piccola piantina da dedicare all’integrazione: “In un mondo in cui tendiamo ad isolarci, la vera forza è la collaborazione”.

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