Caro direttore,
temo che gli elettori di destra – o semplicemente conservatori – si pentiranno di avere scelto Alan Fabbri e il suo capo dei pretoriani, novello Tigellino. Perchè?
Perchè, secondo un vecchio ma consolidato assioma, solo i governi di sinistra fanno scelte di destra e viceversa.
Chi pose fine alla guerra in Vietnam? Nixon. Chi firmò, per Israele, gli accordi di Camp David? Begin. Chi affrontò il PCI su un tema come la “scala mobile”? Craxi. E, chi ha avuto il coraggio politico di modificare l’art.18 dello “Statuto dei lavoratori” scontrandosi duramente con la CGIL? Matteo Renzi.
Parliamoci chiaro. Chi conosce Alan Fabbri sa bene che il buranese è terrorizzato dall’idea di essere scambiato per un filofascista, un conservatore o – peggio – un reazionario.
Amante della mitologia pagano-celtica dice di ispirasi ai principi cristiani, ma non lo vedrete mai (scommettiamo?) con il Rosario o con il Vangelo in mano. Scelte salviniane che, in privato, avrebbe detto a varie persone (così si afferma in giro) di non apprezzare.
D’altronde, qualcuno riesce ad immaginare Alan Fabbri e “Naomo” che in ginocchio recitano pubblicamente Pater Noster e Ave Marie?
E così, in modo a mio avviso strumentale, il neo-sindaco vanta pure il nonno partigiano, si dimostra sensibile a tutte le tematiche “liberal” e non perde occasione per dimostrare di essere democraticamente aperto.
Anche sulle questioni etiche temo che deluderà i cattolici tradizional/conservatori che lo hanno sostenuto nella lista “Ferrara Cambia”.
Vedremo…dirà qualcuno. Certamente, rispondo io. E scommetto. Scommetto che la proposta di Vittorio Sgarbi di intitolare una via a Italo Balbo, con il plauso del Senatore Balboni, non avrà alcun seguito. Anche se oltre venti comuni in Italia (fra i quali Bari) hanno scelto di intitolare una via al “trasvolatore”, il comune guidato da Alan Fabbri non compirà mai un gesto simile.
L’ultima cosa che desidera è finire sui giornali per aver inaugurato una via intitolata a un gerarca fascista. Meglio presenziare ad altre inaugurazioni, con buona pace dei cattolici tradizionalisti (gli amici di “Familia Christi”, il Prof. Gargioni, etc. etc.).
Ai dubbiosi dico…chi vivrà vedrà.
Luca Bregoli