Economia e Lavoro
17 Giugno 2019
L’assessore regionale Palma Costi scrive al ministro per chiedere una accelerazione

Mercatone Uno. Lettera a Di Maio: “Fate presto”

di Redazione | 2 min

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L’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi scrive al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, sulla crisi Mercatone Uno/Shernon Holding Srl, per chiedere “una accelerazione e trovare una soluzione a fronte della grande difficoltà che stanno vivendo i lavoratori senza reddito, senza ammortizzatori e impossibilitati a cercare un altro lavoro. Procedere con tempi immediati è fondamentale”.

Nella missiva Palma Costi mette nero su bianco le preoccupazioni di Regione, Comuni in cui hanno sede i punti vendita e logistica e organizzazioni sindacali e dei consumatori.

Preoccupazioni emerse nell’ultimo incontro tenutosi a Bologna venerdì scorso negli uffici regionali, soprattutto per l’allungarsi dei tempi per l’attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori (450 in Emilia-Romagna e 1.800 in Italia), e la difficoltà a riavviare un percorso che consenta la riapertura dei punti vendita e crei le condizioni per trovare un nuovo acquirente per il gruppo.

Tra le richieste avanzate al ministro, quelle “di accelerare il Decreto per la nomina dei Commissari, precondizione per avviare i percorsi a tutela dei lavoratori nonché l’autorizzazione alla proroga degli esercizi d’ impresa”.

Necessarie anche le convocazioni dei tavoli ministeriali “per la retrocessione del ramo di azienda e per l’avvio della cassa integrazione straordinaria da parte dello stesso Ministero del Lavoro”. Da istituzioni e sindacati anche un appello a “procedere alla veloce liquidazione del Tfr dei lavoratori per cui Inps ha confermato la copertura, e convocare presso il Mise le associazione dei Consumatori, per definire una strategia condivisa a livello nazionale a tutela dei clienti”.

Nei giorni scorsi la Regione aveva sollecitato anche l’Associazione banche italiane e gli istituti di credito emiliano-romagnoli, affinché procedessero alla sospensione dei ratei dei mutui e dei prestiti per i lavoratori coinvolti, con alcune risposte positive.

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