Cronaca
15 Giugno 2019
Richieste di pena fino a 1 anno e 9 mesi di reclusione per gli ex titolari di una concessioanria accusati di truffa e appropriazione indebita

Frode delle auto usate, chieste due condanne

di Redazione | 2 min

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Tredici capi d’imputazione per truffa e appropriazione indebita per i quali la procura ha chiesto nel complesso 1 anno e 9 mesi di reclusione, oltre a 1.100 euro di ammenda, a carico Giancarlo Castelli e Massimo Biagini, ex titolari della Auto Centro Global di Chiesuol del Fosso.

Si avvia verso la conclusione – la sentenza è in programma il 18 settembre – il processo per una (presunta) frode nel mercato della compravendita di automobili, risalente ormai al 2012. I due – Castelli come titolare effettivo, Biagini come amministratore di fatto (che però a sua volta ha cercato di addossare tutte le responsabilità all’altro imputato) sono accusati di aver preso le automobili usate senza poi consegnare il corrispettivo della vendita ai vecchi proprietari (da qui l’appropriazione indebita) e di aver venduto auto di cui non trasferivano la proprietà, pur avendo ricevuto lauti acconti, da svariate migliaia di euro, in un caso anche di 19mila euro (da qui la truffa).

Nell’udienza di venerdì, la procura ha chiesto per entrambi una condanna a 9 mesi per le ipotesi di reato relative alla truffa e un anno per quelle relative all’appropriazione indebita, oltre a una sanzione pecuniaria.

Il tutto avvenne a danno di poco più di una decina di clienti tra privati, officine meccaniche e altre concessionarie, alcuni dei quali si sono costituiti parti civili, assistiti dagli avvocati Vittorio Zappaterra, Gianni Ricciuti e Alex De Anna che nell’udienza di venerdì hanno chiesto la condanna al risarcimento del danno.

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