Politica
13 Giugno 2019
L’incontro chiesto per avere rassicurazioni sulla situazione dei dipendenti dell’azienda. Soddisfatti i primi cittadini, per nulla la Filcams Cgil

Mercatone Uno. Quattro sindaci dall’Inps

di Redazione | 4 min

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Si è svolto ieri mattina, giovedì 13 giugno, un incontro nella sede di viale Cavour tra il direttore dell’Inps di Ferrara Massimo Formichella e i sindaci Alan Fabbri (Ferrara), Gianni Michele Padovani (Mesola), Fabio Tosi (Fiscaglia), Alice Sabina Zanardi (Codigoro) e un delegato del sindaco di Comacchio.

L’incontro, spiega una nota del Comune di Ferrara, è stato chiesto per avere rassicurazioni sulla situazione dei dipendenti dell’azienda Mercatone Uno di Ferrara, in particolare sulle modalità e i tempi di attivazione del fondo di garanzia del Tfr e della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori messi a casa dopo la chiusura del punto vendita.

Il direttore Formichella ha affermato che la sede Inps di Ferrara sarebbe pronta a dare seguito all’erogazione delle prestazioni idonee in base alle decisioni che verranno eventualmente adottate a livello ministeriale, garantendone gli adempimenti nei tempi più rapidi possibili, sempre nell’ambito delle normative vigenti.

La delegazione di sindaci ferraresi ha espresso soddisfazione per la rassicurazioni ricevute e l’attenzione rimarrà sempre alta sull’evolversi della situazione di grande apprensione e criticità che riguarda i lavoratori del Mercatone Uno e le loro famiglie.

Intanto in Regione il MoVimento 5 Stelle chiede con una risoluzione che “la Regione prenda spunto da quanto il Comune di Imola ha fatto per i lavoratori di Mercatone Uno e sostenga, anche finanziariamente, le altre amministrazioni comunali che volessero intraprendere la stessa strada”.

Questo all’indomani dell’accordo siglato dal Comune di Imola e le organizzazioni sindacali per prevedere agevolazioni nei confronti dei dipendenti dell’azienda che ha chiuso i battenti da un giorno all’altro nelle scorse settimane. “La sospensione della Tari per il 2019, così come la riduzione delle rette per refezione scolastica, trasporto e nidi sono provvedimenti che possono rappresentare un aiuto concreto per i dipendenti delle società che oggi si ritrovano senza lavoro e in attesa di poter accedere agli ammortizzatori sociali – spiega Andrea Bertani –. Il Comune di Imola e la nostra sindaca Manuela Sangiorgi sono stati i primi a mettere in campo queste iniziative ma di certo non basta per far rientrare l’emergenza nata dalla chiusura dei negozi. La rete di vendita di Mercatone Uno è diffusa su tutta la nostra regione e molto spesso i dipendenti non sono nemmeno residenti nei comuni dove lavoravano. Per questo serve un’azione corale che soltanto la Regione può coordinare in modo da rendere realmente efficaci questi provvedimenti e garantendo che tutti i lavoratori abbiano l’opportunità di poterne beneficiare”.

Tra le proposte avanzate nella risoluzione presentata in Regione dal MoVimento 5 Stelle c’è anche quella di verificate le condizioni per offrire rateizzazioni, o sconti, da parte dei fornitori di energia ed acqua. “Una proposta che domani avrò modo di inoltrare anche al Comune di Rimini visto che è in programma un incontro con i sindacati e i lavoratori a cui parteciperò – aggiunge Raffaella Sensoli – Crediamo che in attesa che la cassa integrazione venga sbloccata e che vengano avviate nuove attività, le amministrazioni comunali possano mettere in campo azioni concrete per stare vicino a chi ha perso il proprio posto di lavoro così come ha fatto ieri il Comune di Imola”.

Contrariamente alle affermazioni di soddisfazione degli amministratori comunali per le rassicurazioni ricevute in merito al fatto che l’Inps si atterrà a quanto definito in sede ministeriale, alla Filcams Cgil di Ferrara non sfugge l’attenzione sull’evolversi della situazione. “Sarebbe stato utile – commenta infatti la segretaria provinciale del sindacato di categoria Maria Lisa Cavallini – che l’Inps consentisse la liquidazione del Tfr dei lavoratori almeno per la quota riguardante la gestione precedente a Shernon Holdihng. Per i lavoratori sarà possibile ottenere la Cassa Integrazione Straordinaria solamente se il Ministero sarà in grado di nominare i commissari straordinari che si faranno carico di gestire al meglio la società, solo attraverso questo sistema potrà essere riconosciuta la Cigs. Ai lavoratori di Mercatone e alle loro famiglie serve un aiuto concreto, è necessario dare seguito alle azioni proposte e condivise il 6 giugno; impegno che ha portato la precedente amministrazione ad implementare dei fondi con risorse del Comune di Ferrara per il sostegno alla morosità incolpevole anche dei nuclei di lavoratori che si trovano in gravi condizioni di precarietà economica venendosi a trovare senza stipendio (pur risultando occupati), senza ammortizzatori sociali e senza la possibilità di adire alle misure di welfare ordinarie. Forse ai sindaci è sfuggito che dall’11 giugno i commissari straordinari di Mercatone Business hanno rassegnato le dimissioni, definendolo come “atto dovuto”. Il Mise ha aperto la procedura per la selezione dei nuovi commissari  attraverso un invito alla presentazione delle candidature con scadenza 14 giugno.  A questa data saranno trascorsi 20 giorni dalla dichiarazione di fallimento di Shernon Holding. I lavoratori e le organizzazioni sindacali ritengono che questa vertenza sia da affrontare con estrema urgenza e che siano date immediate risposte seguite da fatti concreti. Venerdì 14 giugno saremo a fianco dei lavoratori in presidio davanti al negozio Mercatone di San Giuseppe di Comacchio dalle ore 10 alle 12”.

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