Cronaca
1 Giugno 2019
Disposta la custodia cautelare in carcere per Tarascio, rimessa in libertà la suocera

Truffa dell’assegno su Whatsapp, convalidati gli arresti

di Redazione | 1 min

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La droga nel fazzoletto da naso sporco

La seconda persona è stata controllata in viale IV Novembre. Nascosta accuratamente all’interno di un fazzolettino sporco utilizzato per soffiarsi il naso, c'erano circa 5 grammi di hashish. Con sé aveva anche 480 euro in contanti. Per tale ragione l'uomo è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

(immagine d’archivio)

Il giudice ha convalidato gli arresti dei due autori della “truffa dell’assegno su Whatsapp”, fermati dai Carabinieri il 29 maggio dopo che erano riusciti a circuire un uomo e perfino una banca.

Per Stefano Tarascio, che ha già parecchi precedenti, è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre la suocera Raffaella Amendola, finora incensurata, è stata rimessa in libertà. Entrambi erano difesi dall’avvocato d’ufficio Alessandra Palma.

I due, lo ricordiamo, dopo un falso annuncio online per la vendita di una Mercedes usata, si sono fatti inviare su Whatsapp la foto dell’assegno da 18.500 euro che la vittima avrebbe dovuto consegnare il 30 maggio a Livorno, sede individuata per lo scambio. Da quella foto sono riusciti a creare una riproduzione dell’assegno buona al punto da ingannare il dipendente di una filiale Bper di Bologna, che ha incassato il titolo. Nei giorni successivi i due hanno fatto vari prelievi di contanti nelle filiali di Ferrara, per un totale di 10.700 euro, fino a che i carabinieri del Norm non li hanno individuati e arrestati in occasione dell’ultimo passaggio al bancomat.

Dopo la convalida degli arresti è stato disposto un rinvio al 25 giugno perché l’avvocato ha chiesto i termini a difesa.

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