(foto di Alessandro Castaldi)
di Simone Pesci
Il campionato 2018-2019 per la Spal si chiude a quota 42 punti. Sfuma all’ultima giornata il sogno biancazzurro di finire al decimo posto, che sarebbe coinciso con la parte sinistra della classifica, ma per gli estensi c’è comunque grande soddisfazione.
“Dopo la salvezza abbiamo avuto tre partite per dar diventare esaltante una buonissima stagione, ma le abbiamo perse” esordisce il presidente Walter Mattioli, che comunque rende merito alla sua squadra perché “con Napoli e Milan meritavamo un pareggio, abbiamo sbagliato solo il primo tempo di Udine e non posso che ringraziare sia i ragazzi che il mister”.
Il tecnico toscano, martedì, siederà finalmente al tavolo con la società per tenere quell’incontro che chiarirà il suo futuro che a Ferrara aspettano tutti. Anche il presidente: “Ci parleremo, sentiremo le sue esigenze e poi partiremo a programmare la prossima stagione. Io e Vagnati abbiamo le idee chiare su cosa fare, ma serve l’avvallamento del mister”. L’obiettivo, ancora una volta sarà quello di fare meglio, ma non solo sul campo: “Quando si parla di migliorare significa anche migliorare l’organizzazione, lo stadio, il settore giovanile. Dobbiamo continuare a crescere, la Spal per rimanere a lungo in A deve migliorare anche sull’aspetto organizzativo”.
“E’ stata una stagione bellissima, finirla con tre sconfitte non fa piacere ma con Napoli e Milan meritavamo di più e abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo tre domeniche fa” ammette con soddisfazione il patron Simone Colombarini, che ringrazia tutti per “una bellissima cavalcata”. Colombarini mostra di avere già la testa proiettata al futuro: “Il tredicesimo posto è un grande risultato, cercheremo di giocare per lo stesso risultato perché non credo che una società come la Spal possa ambire ad altro. Dobbiamo stare con i piedi per terra, stabilizzarci in questa categoria sarebbe un grande risultato. Semplici? Credo che la Spal possa dargli ancora un po’ di stabilità, e sono convinto che un po’ di percorso insieme potremo farlo ancora”.
Parola quindi al mister, che non si sbottona sul suo futuro – “ho un contratto, sto benissimo a Ferrara ma come è giusto che sia ne parleremo insieme” – ma sottolinea la grandezza della stagione: “Dispiace perché puntavamo ad arrivare decimi e squadre che ci sono rimaste sempre dietro alla fine ci sono passate davanti. Ma negli ultimi due mesi sono stati sovvertiti diversi pronostici grazie al lavoro. Abbiamo fatto vedere che la Spal in serie A ci può stare”. Un encomio anche ai tifosi: “Sono stati determinanti, senza di loro in certi momenti ci saremmo persi”.
Ma la salvezza è passata anche dai gol di Andrea Petagna: “La stagione è stata positiva – evidenzia il bomber triestino -. Si poteva fare qualcosa in più, anche se sedici gol sono tanti, soprattutto in una squadra come la Spal. Devo ringraziare il mister e i compagni, ma devo continuare perché sono giovane e posso ancora migliorare. Il prossimo anno? Sono qua, non dipende solo da me ma sono felice qui”.
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