Lettere al Direttore
27 Maggio 2019

Clara e disservizio

di Redazione | 2 min

Tra i disservizi (peraltro molto ben remunerati a Clara SpA), vi è quello della mancata riconsegna dei sacchi vuoti del verde che sono abbandonati sui marciapiedi e che il vento fa volare sulle strade creando un intralcio, oltre che mancanza di decoro agli abitati ed alla cittadinanza, nonostante le formali assicurazioni fornite dal Presidente – come dalla unita corrispondenza. 

Purtroppo, nelle giornate del 25 e 26 corrente, sono stato fuori casa; per cui non mi è stato possibile ritirare immediatamente i due sacchi del verde che sono stati abbandonati sul marciapiede, una volta svuotati, dagli operatori in occasione del ritiro di sabato 25 maggio corrente. 

Oggi al mio rientro, ne ho trovato solamente uno, in quanto, evidentemente, l’altro sarà volato via.

A questo punto: a parte il danno da me subito per la perdita di un sacco (che dovrà essermi rifuso da Clara), mi fa arrabbiare (il verbo che vorrei usare sarebbe un altro più forte….) la presa per i fondelli di un Presidente che assicura su un aspetto dello svolgimento del servizio, mentre il personale dipendente fa quello che vuole…

Ma che parola può avere il legale rappresentante di una società di diritto privato che svolge un servizio pubblico in regime di monopolio e con tanto di tariffe approvate dal Comune?

Se il servizio reso dai dipendenti di Clara, non è all’altezza degli standard, forse varrebbe la pena, da parte del Comune, di riconsiderare le condizioni ed, eventualmente, rescindere il contratto con Clara, nonostante la società sia una partecipata.

Io confido (ed auguro vivamente) che il prossimo Sindaco che uscirà dalle urne si voglia fare carico di affrontare seriamente il problema creato da una serie di decisioni assunte nel corso degli anni con l’avallo del PD; ciò ha creato dei santuari intoccabili di società private che gestiscono servizi pubblici in regime di monopolio, che se ne fregano delle esperienze negative, dei reclami e delle segnalazioni dell’utenza, avendo unicamente attenzione al proprio conto economico, le cui conseguenze, però, ricadono sulle tasche di tutti i cittadini contribuenti.

Lucio Maccapani

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