di Simone Pesci
“I dieci anni sono stati un’avventura emozionante”. Ultime parole da sindaco per Tiziano Tagliani, che ha voluto congedarsi invitando ufficialmente la Spal targata Colombarini-Mattioli in municipio, per un incontro incentrato quasi esclusivamente a ricordare l’estate caldissima del 2013, quando la società estense rischiava un secondo anno di serie D con prospettive deprimenti. Tagliani, invece, chiamò i Colombarini che sacrificarono la Giacomense per iniziare a scrivere una delle pagine più belle della ultracentenaria storia spallina.
“Voi e noi, insieme, abbiamo fatto lo stadio, ma il risultato più bello è che la Spal ha tanto amore, largamente condiviso e questa è una delle cose più belle della mia esperienza” spiega Tagliani, che prosegue ammettendo che “la Spal rappresenta tanti posti di lavoro, e un’economia ricettiva molto importante”.
“È il ringraziamento più bello” esordisce patron Francesco Colombarini, che riavvolge il filo dei ricordi a sei anni fa: “Eravamo partiti male. Da un periodo molto nero, perché avevamo giocato due anni a Ferrara come Masi San Giacomo, ed eravamo considerati quasi dei profanatori. Poi abbiamo superato prove difficili e tutto si è incamminato nel modo giusto. Speriamo di fare qualcosa di più, non ci vorremmo fermare qui”.
“Noi siamo sempre stati tifosi della Spal, anche se eravamo a Masi San Giacomo guardavamo sempre quello che accadeva in città e ci dispiaceva” si aggiunge il presidente Walter Mattioli, che svela di essere rimasto sorpreso quando, nel 2013, Tagliani chiamo la proprietà della Giacomense per tentare di salvare il salvabile a Ferrara.
Un rapporto che dura da trent’anni quello fra il presidente e i Colombarini, rivelatosi decisivo per la grande scalata verso la serie A: “La fortuna della Spal – prosegue Mattioli – è che ha una proprietà seria, che vuole fare le cose fatte bene e nella sua gestione non abbiamo mai litigato una volta. D’altra parte siamo tutti ferraresi, tifosi di questa società. Se dovessimo arrivare decimi, lo spero ma penso sarà difficile, il prossimo anno sarebbe ancora più difficile migliorarsi, ma ce la metteremmo sempre tutta”.
Un sentito ringraziamento il ‘Pres’ lo rivolge anche all’amministrazione “che ci ha sempre dato una mano, e non è facile trovarne, basti pensare a De Laurentiis e il suo sindaco a Napoli”. I biancazzurri e Ferrara, insomma, sono un tutt’uno: “È nata una grande alchimia. C’è un amore particolare verso questi colori che ha portato benefici a tutti, in particolare alla nostra città”.
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