Fra i bisogni dei ferraresi spicca la necessità di allentare la pressione fiscale. Come rispondervi? Mettendo mano all’Irpef. Lo ha ben chiaro Susanna Giuriatti, dottore commercialista e candidata nelle fila di Forza Italia a sostegno del candidato sindaco Alan Fabbri.
«La pressione fiscale che colpisce le famiglie – spiega – è tra le cause di una conclamata denatalità e penalizza sempre di più i nuclei numerosi con un solo reddito. Il Comune può dare segnali di inversione di tendenza. Ad esempio introducendo una prima fascia esente per l’addizionale comunale Irpef e una seconda fascia che applichi un abbattimento la cui misura dipenda dal livello del reddito e anche dai carichi famigliari. La normativa è abbastanza rigida, tuttavia introducendo questa innovazione è possibile anche fare da apripista per chiedere al legislatore nazionale di prestare maggiore attenzione al tema affinché si proceda nel disciplinare l’intera Irpef, in modo da tenere in debito conto delle spese necessarie per il mantenimento dei figli piuttosto che per la cura degli anziani che non hanno una pensione sufficiente». Insomma, una riforma complessiva dell’Irpef potrebbe avvenire anche attraverso spinte dal basso e verso l’introduzione di un Fattore famiglia o di un Quoziente famigliare alla francese.
«Alla leva fiscale – aggiunge Giuriatti – deve essere abbinato un robusto Fattore famiglia per quanto riguarda gli aspetti tariffari, in particolare sui servizi all’infanzia. È noto infatti che gli indicatori demografici collocano Ferrara in fondo alle classifiche per vecchiaia e natalità. I nuovi nati sono oramai un terzo dei deceduti e solo in parte il saldo migratorio soccorre quello naturale. Per creare sviluppo occorre creare un ambiente favorevole all’inversione di tendenza».
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