Lido Volano (Foto di Luisa Balestra)
di Giuseppe Malatesta
Comacchio. Il maltempo non dà tregua, in zona come in quasi tutta la penisola, con il risultato di effetti spesso devastanti sul territorio ma anche sull’economia del settore turistico e balneare. Nel comacchiese ad esempio, abituato ad ‘aprire le sue spiagge’ fin dai primi accenni di primavera, un’annata simile è tranquillamente da dimenticare.
“Anche maggio è andato, con il prossimo weekend che non promette bene non ci resta che sperare in giugno. Intanto per ogni fine settimana saltato il comparto perde 1 milione di euro, cifre importanti”. I conti amari sono quelli di Gianfranco Vitali, presidente Ascom e coordinatore di Destinazione Turistica Romagna, disilluso sul poter recuperare i mancati incassi. “Il problema è particolarmente preoccupante proprio perché sappiamo bene che difficilmente si potrà correggere il tiro, ma non possiamo farci nulla. Ormai le attività sono operative e i costi sono ormai difficili da contenere, ma non c’è il ritorno sperato”.
“I mesi di aprile e maggio sono quelli su cui contavamo maggiormente – sottolinea Luca Callegarini, presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari di Lido Volano –, difficilmente un autunno caldo ci servirà a rimediare. Per questo una situazione di questo tipo incide in maniera sensibile su tutte le attività del territorio, non certo solo su cui lavora in spiaggia, perché il turista è scoraggiato a raggiungere i Lidi indipendentemente dalla possibilità di stare in spiaggia. Ci eravamo illusi a marzo con un anticipo di primavera incoraggiante ma non è andata come speravamo”.
Proprio un marzo caldo e un febbraio mite (con temperature oltre i venti gradi per più giorni) “insegnano che le attività turistiche ormai non possono più permettersi di ragionare e programmare per stagioni”. Per Gianni Nonnato, presidente del nuovo consorzio Lido delle Nazioni, “bisogna essere pronti in base al clima e aprire anche fuori la stagione turistica ‘canonica’: i fatti dimostrano che si possono avere in programma iniziative ed eventi di richiamo ma alla fine è il meteo che decide, e ovviamente questo è un problema che interessa non solo la nostra costa e purtroppo dobbiamo farci l’abitudine”.
Contro la natura si può ben poco e scovare rimedi e soluzioni è cosa non semplice. Per Nonnato non sarebbe male intanto partire dall’istallazione di una stazione meteo professionale per ciascun Lido, “che consenta di vedere in tempo reale le condizioni climatiche, che spesso sono cosa ben diversa dalle previsioni climatiche”.
Tra le idee di Vitali, quella di puntare su eventi sportivi di grande richiamo, una tipologia di manifestazione che non è condizionata dal meteo come le altre. “Da tempo sollecito l’amministrazione pubblica in tal senso. Comacchio avrebbe ad esempio tutte le carte in regola per tornare ad accogliere dopo decenni una tappa del Giro d’Italia: siamo in una Regione che punta molto su ciclismo e cicloturismo e che quest’anno ha ospitato tre tappe. Perché non qui?”.
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