Eventi e cultura
19 Maggio 2019
Giovedì 23 maggio incontro con Nicola Alessandrini e Cinzia Carantoni dedicato al grande filosofo del Seicento

Si parla di Spinoza in biblioteca Ariostea

di Redazione | 1 min

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Giovedì 23 maggio alle 17, Nicola Alessandrini e Cinzia Carantoni parleranno di Baruch Spionoza alla biblioteca Ariostea per il ciclo “Maestri” curato dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

“Possano l’ira e la collera del Signore ardere, d’ora innanzi quest’uomo, far pesare su di lui tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge, e cancellare il suo nome dal cielo”. Ad attirare su di sé la severa maledizione della comunità israelitica di Amsterdam, nel 1656, è il giovane Baruch Spinoza. Fulgido esempio di razionalista moderno, Spinoza incarna il modello per eccellenza di intellettuale indipendente, sobrio, dedito alla scienza e alla ricerca della verità. I suoi due capolavori, il Tractatus theologico-politicus e l’Ethica more geometrico demonstrata, mettono a punto l’idea di una Natura-Dio-Sostanza infinita, rigorosamente immanente, capace di risolvere l’aporia cartesiana tra res cogitanse res extensa. Ma è nell’orizzonte politico che lo spinozismo mostra eloquentemente la propria anomalia rispetto alla modernità: là dove Hobbes promuove un modello politico fondato sulla rappresentanza del sovrano, la Sostanza immanente di Spinoza riscopre il fondamento concreto della politica nel suo soggetto originario: la moltitudine.

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