Ognuno di noi è portatore di idee, convincimenti di cui ci appropriamo nel corso del tempo in base al nostro vissuto, alle nostre esperienze, al nostro “sentire”.
Tutto ciò costituisce un “pregiudizio” naturale in base al quale vediamo il mondo circostante.
Vale anche, o soprattutto, per le idee politiche.
Non credo affatto che non ci sia più distinzione tra “destra” e “sinistra”. Anzi. Forse oggi più che mai in relazione a quanto sta avvenendo nel Paese con, a mio modo di vedere e di sentire, segnali inquietanti di ritorno ad un passato che ha portato sofferenze indescrivibili a chi vive solo questo tempo presente, senza alcuna conoscenza e volontà di memoria.
Nonostante ciò, credo che il nostro pre-giudizio non dovrebbe mai impedire la nostra capacità di giudizio.
Il recente attacco alla libertà di stampa da parte di chi fa politica e si presenta agli elettori come difensore della “legalità”, rappresenta un ossimoro perché è illegale attaccare in modo violento e offensivo chi svolge correttamente il proprio lavoro. Svelare fatti documentati, anche e soprattutto se scomodi, fa parte del mestiere del giornalista.
E chi vuole fare politica deve sapere che anche la messa in evidenza di ciò che si vorrebbe tenere celato, fa parte del gioco. Anzi è una necessità di trasparenza.
Trasparenza di cui si parla anche in modo ossessivo ma che, se praticata, genera reazioni scomposte, anche da parte di chi la predica.
E di reazioni scomposte si è letto soprattutto sui social.
Quello che stupisce è che, anziché prendere atto della verità, a cui ognuno poi dà il valore che ritiene, molti si sono scagliati contro chi quella verità l’ha rivelata!
Qui non siamo nel campo del pre-giudizio. Qui siamo di fronte ad una alterazione della realtà, siamo nel campo del fondamentalismo e del fanatismo più sfrenato e partigiano che impedisce ogni ragionamento e vuole impedire ad altri di esercitarlo.
Fanatismi e fondamentalismi non ci fanno crescere umanamente e da questi dovremmo sempre guardarci per evitarli e, per quanto normali portatori di pregiudizi, dovremmo sempre cercare l’obiettività dei fatti.
Buon lavoro Direttore.
Patrizia Bianchini