Basket
13 Maggio 2019
Il punto dopo un campionato iniziato bene ma costellato anche da errori e sfortuna

Baltur. Il film di una stagione travagliata, ora caccia di nuovo all’A2

di Redazione | 4 min

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Ferrara Basket-Bergamo, le pagelle

Le pagelle di Estense.com della sfida tra Ferrara Basket e Bergamo Basket, terminata 83 a 73 in favore dei biancazzurri, che agguantano il terzo posto in classifica a una partita dal termine del Play-in Gold

di Michele Manni

Cento. Undici mesi. Tanto è durata l’avventura della Baltur in A2. Iniziata col piede giusto, nonostante l’esilio a San Lazzaro di Savena e il KO nel derby con Ferrara ma proseguita con quattro successi nelle prime sei gare. All’indomani della vittoria colta contro la corazzata Treviso segue il rinnovo di allenatore e direttore sportivo ma Cento rimedia successivamente otto sconfitte in nove gare e, nel frattempo, deve fare i conti con l’infortunio di James White, il cui stop è presto quantificato in due mesi.

La sostituzione di “The Flight” è più complicata del previsto: la trattativa per Nikolic è soltanto una perdita di tempo, poiché lo sloveno preferisce l’estensione dell’accordo con Treviglio al trasferimento in Emilia, e la Baltur ripiega su Diawara che, dopo accertamenti effettuati in seguito al tesseramento, viene rispedito al mittente per problemi a un ginocchio.

A frittata fatta, Cento parte per Piacenza ancora una volta senza un americano e la prestazione dei bianco/rossi è figlia della nevrotica settimana trascorsa: la Bakery vince e ribalta la differenza canestri, l’indomani saltano sia Benedetto che Pulidori mentre alla Baltur arriva il lettone Kuksiks, ex di Pesaro e Varese il cui debutto viene però posticipato di una settimana per un ritardo nel rilascio del visto proveniente dalla Grecia.

Allenatore e direttore sportivo vengono successivamente rimpiazzati da Luca Bechi e Ivan Belletti, chiamati a risollevare le sorti di una squadra che nel frattempo è scivolata in fondo alla classifica e ha un solo movimento “senior” a disposizione. A San Lazzaro, nel frattempo, il partente Reati trascina Cento alla vittoria in un derby con Ferrara che paradossalmente rappresenta l’inizio della rinascita degli Estensi mentre i guerciniani producono appena 149 punti nelle tre gare successive e poi crescono ma perdono tre delle quattro successive con scarto limitato al singolo possesso, in seguito alle quali viene effettuato un ultimo tentativo di restyling, in vista del rush finale.

Alla corte di Bechi arrivano infatti l’albanese Taflaj e l’americano Taylor, esterno con trascorsi in Nba e già visto in Italia in quel di Torino in principio di stagione. Contestualmente salutano la compagnia Ba, Mays, anch’egli rispedito a casa con un ginocchio malandato, e Reati, che torna in quella Treviglio che lo lanciò ad appena 16 anni. Con Taylor e il ritorno di White, richiamato con estrema urgenza per sostituire un Kuksiks da 8 punti a partita col 36% da 2 e il 26% da 3, la Baltur rialza la testa e interrompe una striscia da nove sconfitte consecutive, sbancando il campo di Mantova: il folletto di Hoboken, in particolare, viaggia a oltre 22 punti di media a partita e trascina Cento nelle tre vittorie consecutive che consentono di partire per Verona con la prospettiva di chiudere in una posizione qualsiasi tra la tredicesima (che sarebbe sinonimo di salvezza diretta) e la sedicesima (che condannerebbe alla retrocessione), sostenuta da circa 500 tifosi al seguito. Alla vigilia della partita, capitan Benfatto rimedia un infortunio alla mano sinistra ma stringe i denti e scende in campo, peggiorando però la sua condizione mentre Cagliari espugna Montegranaro e la Scaligera ferma la corsa della Baltur, che evita la B grazie al successo di Mantova a Jesi ma pesca Legnano al primo turno di play-out.

Senza il suo capitano Cento perde le prime due gare ma vince gara tre e quattro. Si va a gara cinque e, per l’occasione, Benfatto anticipa i tempi del recupero e fa il suo ritorno a referto. La partita è combattuta, Raffa segna da ogni posizione ma Taylor firma la parità a meno di un minuto dalla fine e White avrebbe addirittura l’opportunità di chiudere i conti, ma sbaglia e lascia due secondi per l’altrui attacco. La palla finisce nelle mani di Ferri, ex playmaker delle acerrime rivali Ferrara e Forlì che, pur marcato e fuori equilibrio, trova un canestro pazzesco sulla sirena, che sancisce il passaggio del turno di Legnano e la fine del sogno di Cento.

Non poteva esserci finale più ironico, per la prima avventura in A2 della Benedetto XIV, che saluta la categoria al termine di una stagione caratterizzata da numerosi errori e da una incredibile sequenza di “porte scorrevoli” che non hanno praticamente mai premiato capitan Benfatto e soci.

E adesso? Il Cda in programma per la prossima settimana servirà per definire il budget e gli obiettivi per la prossima stagione. Ad oggi la sensazione è che un eventuale ripescaggio sia quanto meno improbabile così come l’eventuale acquisizione di un diritto sportivo, per cui è credibile che si tenterà di allestire un roster competitivo nel tentativo di riprendere subito la caccia alla categoria persa, attraverso una vera e propria rivoluzione, dati i due soli atleti sotto contratto (Ebeling e Moreno).

Ciò che è certo è che la Baltur dovrà dimostrare d’aver imparato la lezione, per preservare quel patrimonio di cultura e storia che la pallacanestro rappresenta per la città di Cento.

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