Politica
9 Maggio 2019
Incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza promosso dalla lista che appoggia Fabbri

Ferrara Civica parla di sanità

di Redazione | 3 min

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Debito e fondo di riserva. Dall’Acqua: “Fornasini illegittimo e irrispettoso”

"Il comportamento dell’assessore è illegittimo e irrispettoso del lavoro di tutti i commissari della prima commissione bilancio". Lo dice Maria Dall'Acqua, consigliera del Pd e presidente della prima commissione dopo aver appreso dell'incontro dell'assessore Fornasini con i giornalisti "per una conferenza stampa in merito all'utilizzo dei fondi di riserva del Comune di Ferrara"

“Oggi, a Ferrara, in un mercato sanitario fortemente condizionato dalle politiche nazionali delle assicurazioni sanitarie che di fatto stanno sostituendo le vecchie “mutue” di categoria, ci sono le cliniche private a pagamento, e il Pd locale e regionale, quelle non le tocca”. Parte da questa affermazione Ferrara Civica, che per bocca del suo capolista Riccardo Forni, presenta le prossime iniziative della lista alleata di Alan Fabbri.

La prima vede la presentazione del libro “Il rione Giardino a Ferrara” di Flavio Baroni. La presentazione di terrà sabato 11 maggio, alle ore 18.30, nel consorzio Wunderkammer, in Darsena San Paolo. Ne parlano Flavio Baroni, Riccardo Roversi e Daniele Biancardi. L’appuntamento sarà anticipato alle 17 dal dibattito “Diamo un futuro alla sanità ferrarese”.

La serie di incontri elettorali prosegue giovedì 16 maggio, nella sala Conferenze della Camera di Commercio in Largo Castello, alle 18.30, con “Diamo un futuro alla Ferrara agro-culturale”. Interviene l’on. Vannia Gava, sottosegretario di Stato per Ambiente, tutela del territorio e del mare.

Sabato 18 maggio, a Palazzo Savonuzzi, alle 10 si parlerà de “Il caso Cassa di risparmio di Ferrara e il silenzio della politica” e alle 17 di “Diamo un futuro alla finanza locale: nuove prospettive”. Interviene l’on. Emanuele Cestari, della commissione permanente bilancio, tesoro e programmazione”.

Intanto però il primo tema su cui punta Ferrara Civica, che tra le sue fila ha anche Walter Pasini, medico dello sport, specialista in cardiologia, medicina del Lavoro, climatologia, e Ruggero Osnato, dirigente medico di medicina d’emergenza, è la sanità. Dove i problemi non mancano: “sapete chi vince e chi perde tra Veneto ed Emilia-Romagna in tema di mobilità passiva? Vince l’Emilia Romagna. I veneti vengono a curarsi in Emilia Romagna, quindi, la qualità della sanità emiliana vale, e come cittadini, ne siamo orgogliosi”.

Ma dove vanno? “Certamente non a Ferrara che i veneti saltano a piedi pari per Bologna, Modena, Parma, la Romagna. Ferrara, infatti, esporta pazienti per un valore di interventi sanitari pari 40 milioni di euro e ne importa solo per 5 milioni di euro. Conclusione: la sanità di Ferrara non attrae”.

Eppure già dieci anni or sono “l’allora assessore regionale Bissoni -assieme all’allora rettore Patrizio Bianchi oggi assessore Pd – promise che Cona sarebbe stato un Hub sanitario, un polo d’attrazione di valore nazionale”.

Ce n’è anche per il candidato del Pd Modonesi, che “insiste con autoreferenziale presunzione e malafede intellettuale nell’escludere che sia possibile organizzare un presidio ospedaliero a Ferrara in Corso Giovecca, dotato di punto di primo soccorso per codici verdi e bianchi aperto sette giorni su sette h24, day hospital, visite specialistiche, esami di laboratorio, attrezzature diagnostiche di base”.

Ecco quindi che Ferrara Civica chiede di “onorare l’impegno elettorale del 2014 dell’attuale sindaco Tagliani del Pd: punto di primo intervento aperto 24 ore su 24 ore alla Cittadella della Salute San Rocco di Ferrara (l’ex S. Anna); non una “guardia medica”, servizio costoso e al limite dell’inutilità. È possibile organizzare un presidio ospedaliero a Ferrara in corso Giovecca, dotato di day hospital, visite specialistiche, esami di laboratorio, attrezzature diagnostiche di base, primo soccorso, aperto sette giorni su sette h24 che tolga pressione all’ospedale di Cona, dando un servizio di base alla città periferie comprese. Lo fanno nella ‘grande metropoli’ veneta di Santa Maria Maddalena; la città di Ferrara no”.

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