di Davide Soattin

La mensa di Viale K come punto d’incontro per dare vita a un nuovo percorso politico. Dopo la decisione di rinunciare alla corsa nelle prossime amministrative, Addizione Civica ha deciso di ripartire da qui, con una cena-dibattito in cui si è cercato di fare un punto della situazione sulle sorti della lista, tenendo in considerazione idee e proposte per analizzare al meglio le prospettive per il futuro.

Un invito a “provare andare avanti circa le idee future” lanciato da Patrizio Fergnani, uno dei punti di riferimento della civica, che nel corso dell’assemblea pubblica ha cercato di ricostruire l’insieme degli eventi che hanno portato alla “mancata presentazione di una lista a quelle che saranno le prossime elezioni”, aprendo così la discussione a una scia di riflessioni tra chi si è detto “rammaricato e dispiaciuto per non aver trovato il giusto punto d’incontro” e chi invece ha sottolineato l’importanza di andare a votare e “coinvolgere nonni, amici e cugini” pur di non “lasciare voti alla destra di Alan Fabbri”.

Nonostante ciò, l’intenzione di continuare a fare politica attivamente non sembra essersi ridotta un binario morto per Addizione Civica, come riportato nel comunicato uscito pochi giorni fa, in cui è forte la volontà di “mantenere una presenza costruttiva e critica sui programmi elettorali”, dato che “abbiamo mosso energie positive e non vogliamo accantonarle, soffocando nel breve spazio della competizione elettorale il desiderio di un impegno concreto per il bene di Ferrara”.