In attesa del fatidico 26 maggio, anche Ascom si mobilita per porre all’attenzione cittadina le questioni riguardanti il futuro del terziario, chiamando a raccolta gli otto candidati alla carica di primo cittadino di Ferrara per un confronto il prossimo 8 maggio, presso il salone conferenze della Camera di Commercio alle ore 19 (con ingresso da Largo Castello).
“Ritengo sia necessario riflettere seriamente sul futuro del commercio di vicinato – sostiene il presidente provinciale Giulio Felloni – sull’importanza che ha come motore economico ma anche come presidio di legalità e sicurezza. Senza contare il valore sociale dell’impresa e dei suoi collaboratori e dipendenti che contribuiscono alla creazione di ricchezza. A Ferrara e nel suo territorio durante i ponti festivi abbiamo assistito ad una significativa ripresa nel settore turistico ed in particolare nella ristorazione che costituiscono uno dei cardini su cui si basa l’economia locale e che è assolutamente da implementare e sostenere”.
Le eccellenze, quelle architettoniche, culturali, gastronomiche e sportive che già esistono sul territorio, son quelle “che determinano le scelte dei turisti – prosegue Felloni – e che dobbiamo valorizzare. Considerazioni locali che si uniscono a valutazioni nazionali come il paventato quanto terribile aumento dell’ Iva che potrebbe dare un colpo fortissimo alla già fragile economia azzerando la domanda interna”.
Altro argomento di grande attualità per gli operatori è il provvedimento che riguarda l’obbligo del nuovo scontrino digitale, “che imporrà l’acquisto il nuovo registratore di cassa oppure dell’aggiornamento del software – spiega il presidente -. Insomma, nuove spese per le tasche dei nostri imprenditori, tant’è che la Confcommercio ha chiesto con urgenza al Governo di rinviare tale prima scadenza. Di fronte a tale elementi la nostra associazione ritiene sia necessario un urgente cambio di passo nazionale e locale, un mutamento che non sia solo fine a se stesso o banalmente nei volti ma concreto e reale nel modo di pensare e di agire di chi affronta nel pubblico le problematiche che riguardano commercio, turismo, servizi, trasporti, libere professioni e di conseguenza l’economia dei territori. D’altra parte la vivacità di questo appuntamento elettorale a Ferrara con ben 17 liste e tanti esponenti della società civile che per la prima volta hanno deciso di dare il loro contributo alla politica è un elemento di novità che fa riflettere e che mi auguro possa contribuire a consolidare imprese esistenti e che rappresenti nel contempo una autentica apertura a idee e progetti innovativi”.
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