di Simone Pesci

Se sport è salute viaggiano in coppia, il centro storico di Ferrara è pronto a tingersi di rosa in favore della prevenzione, della ricerca e della cura dei tumori delle donne. Domenica 5 maggio è alle porte, ed è quasi tutto pronto per la prima edizione di “Pink woman”, evento promosso dalla polisportiva Fluo Run che ha visto raccogliere in pieno il favore delle principali associazioni cittadine come Admo, Ail, Andos, Associazione Giulia che animeranno piazza Castello allestendo un vero e proprio villaggio della salute.

Al loro fianco ci saranno anche l’associazione Onconauti, Aniad e Apeo, i cui stand permetteranno alla cittadinanza, per esempio, di effettuare il test della glicemia, o di approcciare l’Admo per un’auspicabile iscrizione al registro nazionale dei donatori di midollo osseo.

Prevenzione, certamente, ma anche sport. La parte ludica sarà infatti ricchissima: si parte alle 14 l’apertura del villaggio in piazza Castello dove sarà possibile ritirare le magliette della manifestazione, rigorosamente rosa, con le quali scatenarsi, dalle 15.30, prima con esercizi di warm-up e training funzionale, poi praticando Zumba fino alle 17.29. A quel punto partirà il conto alla rovescia che farà scattare, un minuto dopo, la camminata di sei chilometri che si snoderà da piazza Castello fino alle Mura e ritorno.

“Camminiamo insieme a sostegno della ricerca ed alla cura dei tumori delle donne” è lo slogan scelto per la manifestazione, il cui ricavato – 10 euro il costo dell’iscrizione – sarà distribuito per i progetti di Ail, Admo, Andos e Associazione Giulia. “Pink Woman è un progetto rivolto alla cura e al benessere della donna, è bello che si trovino insieme più associazioni” spiegano in coro Fabio Marzola della polisportiva Fluo Run e Gian Marco Duo, presidente locale di Ail.

L’iniziativa trova anche il sostegno dell’amministrazione, con l’assessore Roberto Serra che riassume così la giornata: “Oltre alla raccolta fondi mi preme sottolineare il valore che si dà alla camminata, che è salute, benessere e prevenzione. E poi la partecipazione di più associazioni insieme: non c’è dubbio che stare insieme, a volte, consenta di ottimizzare le poche risorse a disposizione”.