(foto di Alessandro Castaldi)
Prosegue senza sosta la caccia all’auto pirata che nel tardo pomeriggio di martedì 30 aprile ha speronato una Volkswagen Golf che viaggiava sulla Superstrada in direzione mare, provocando la caduta dell’auto nel fossato che è costata la vita a Laura Rizzati.
La donna, un’anziana di 79 anni residente a Ferrara, è morta praticamente sul colpo mentre la figlia 55enne, al volante, è stata ricoverata all’ospedale di Cona in condizioni non gravi, per poi essere dimessa.
La polizia municipale di Ferrara sta cercando di ricostruire la dinamica dello schianto mortale e soprattutto sta intensificando le ricerche del veicolo, una Toyota Corolla di colore chiaro, con un’ammaccatura nella parte anteriore destra, che poco dopo le 18.30 di martedì avrebbe causato l’incidente all’altezza dello svincolo per Masi San Giacomo, per poi dileguarsi senza prestare soccorso.
Le prime ricerche si sono concentrate immediatamente nella zona di Comacchio e lidi ma hanno avuto esito negativo. Sono state ‘sguinzagliate’ tutte le forze dell’ordine, in particolare le pattuglie dei carabinieri, per rintracciare l’auto pirata e dare un volto e un nome al responsabile che dovrà rispondere del reato di omicidio stradale e omissione di soccorso.
I vigili urbani invitano il pirata a farsi avanti e ad ammettere le proprie responsabilità ma, mano a mano che le ore passano, si teme che l’automobilista abbia preferito darsi alla clandestinità, nascondendo il veicolo a casa o abbandonandolo in zone remote. Si tratta al momento di ipotesi ma quello che è certo è che la polizia municipale sta visionando le immagini riprese dalle telecamere nei varchi in uscita della Superstrada per individuare l’auto. Ora si attendono nuovi sviluppi per fare luce sulla tragedia alla vigilia di un giorno di festa.
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