Politica
19 Aprile 2019
I risparmiatori di Carife incassano la solidarietà de gruppi parlamentari. Marattin: "Contento di aver messo una pietra sopra al passato: supporteremo le modifiche alla legge"

Gli ‘azzerati’ a Roma tra rassicurazioni e preoccupanti conferme: “La norma è completamente da rifare”

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Anselmo: “Fabbri usa denaro pubblico per fare comunicazione personale”

Parole forti quelle del candidato sindaco del centrosinistra che, fiancheggiato da tutti i consiglieri di opposizione e dalla candidata Elajda Kasa, attacca il sindaco Alan Fabbri e tutta la maggioranza non solo per la cartellonistica presente in tutta la città, quanto per l'utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività per le quali non capisce il criterio di urgenza applicato

Fusari: “Cinque anni veramente spiacevoli”

Sono stati "cinque anni veramente spiacevoli. Sono felice che sia il mio ultimo consiglio qua dentro". Roberta Fusari si congeda dal consiglio comunale che in diversi ruoli l'ha vista protagonista negli ultimi 15 anni

Alan Fabbri si sente “stalkerizzato”

Con le imminenti elezioni riaffiorano, pare, anche vecchi rancori. Il sindaco Alan Fabbri non ha ancora digerito le parole, a lui rivolte, nel 2021 durante il caso Arquà da Fabio Anselmo: "una adeguata terapia psicologica di sostegno sarebbe veramente auspicabile"

Ennesima giornata campale per i risparmiatori ‘azzerati’ di Carife e delle altre banche italiane finite in liquidazione o risoluzione tra il 2015 e il 2016, che fin da giovedì mattina erano presenti davanti alla Camera dei Deputati in piazza Montecitorio per chiedere al governo di emanare i nuovi decreti per sbloccare i risarcimenti agli ex azionisti e obbligazionisti, che da gennaio vengono costantemente rimandati. Una giornata in cui i risparmiatori hanno ottenuto molte rassicurazioni e attestati di vicinanza da parte di tutte le forze politiche (nonostante l’assenza del governo, che pochi giorni fa ha annunciato proprio per il 18 aprile il primo consiglio dei ministri in Calabria), ma anche alcune preoccupanti conferme. Due in particolare: la necessità per il governo di riscrivere la norma contenuta nella Legge di Bilancio, che contiene criticità tecniche che non la renderebbero applicabile, e il dimezzamento dei rimborsi da 1,5 miliardi a 750 milioni di euro, come era stato preannunciato nel testo del Documento di Economia e Finanza (Def).

Conferme che i risparmiatori hanno ricevuto dai parlamentari che hanno partecipato al sit-in o che hanno accolto le delegazioni delle associazioni nelle sedi dei gruppi parlamentari, come racconta Milena Zaggia dei Risparmiatori Azzerati Carife, che cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “La novità più importante, su cui ci siamo battuti molto, è che ci è stato confermato che nella norma originaria c’era effettivamente un problema di inclusione nel fondo per gli azionisti di quattro banche, perché venivano indicate solo quelle in liquidazione e non in risoluzione. Quindi abbiamo chiesto con immediatezza l’emissione di un decreto legge, non più solo del decreto attuativo, perchè la norma approvata in Parlamento (contenuta nella Legge di Bilancio, ndr) faceva acqua da tutte le parti”. Si avvera così la previsione del parlamentare Pd ed ex assessore al bilancio a Ferrara Luigi Marattin, che fu il primo a lanciare l’allarme su questo possibile problema nel testo originario della norma.

La questione del resto era già stata anticipata dal premier Giuseppe Conte, che durante l’incontro dell’8 aprile con le associazioni aveva chiesto ai risparmiatori di dare l’ok alla nuova linea (e quindi necessariamente alla nuova norma), che prevederà rimborsi immediati del 30% del valore delle azioni per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro e un patrimonio mobiliare fino a 100mila euro, mentre chi non rientra in questi paletti dovrà passare per un arbitrato che accerterà il misselling.

Ma per i risparmiatori, questi incontri col governo rischiano di trasformarsi da utile strumento di partecipazione a costante motivo di stallo: il vicepremier Luigi Di Maio infatti anche giovedì mattina ha ribadito a un incontro di Unioncamere che per i decreti attuativi occorre l’ok unanime di tutte e 19 le associazioni coinvolte, comprese le due ‘dissidenti’ del ‘Coordinamento Don Torta’ e di ‘Noi che Credevamo nella Popolare di Vicenza’. Una situazione che per le altre 17 associazioni coinvolte rischia di trasformarsi in un alibi per l’inerzia del governo: “La norma deve essere meno generica ed entrare nello specifico caso per caso – afferma Zaggia -, per non ripetere gli errori commessi nella Legge di Bilancio, ma è inutile che ingroviglino i risparmiatori a scrivere le leggi. Noi possiamo dare delle indicazioni, ma il governo non può scaricare su di noi l’onere di scriverle e approvarle. Anche perché quando cominciano ad allungare i tempi nonf anno che togliere credibilità a noi di fronte ai cittadini, perché sembra che non ci sia la certezza di cosa è giusto fare”.

Agli incontri coi risparmiatori, insieme al nuovo segretario del Pd Nicola Zingaretti, ha partecipato anche Luigi Marattin, che si dice “molto contento per aver avuto la possibilità di mettere una pietra sopra alle incomprensioni del passato, e in coerenza con quella che è sempre stata la nostra linea. Abbiamo garantito il nostro appoggio per modificare la legge, che dovrà rispettare tre punti fondamentali: l’inclusione di Carife e delle altre banche finite in risoluzione, il fatto che chi passa attraverso l’arbitrato dovrà avere il 100% di risarcimento, e che quando si parla di 30% sia assicurato che si tratta di un acconto, perchè chi ha subito una truffa deve essere risarcito in pieno. Nei prossimi anni, quando si potranno sbloccare nuovi fondi dormienti, dovranno essere automaticamente indirizzati al fondo per gli azzerati”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com