Politica
19 Aprile 2019
L'azienda ospedaliera replica alle richieste fatte dalla consigliera di Forza Italia sulla sicurezza

Incendi all’ospedale, il Sant’Anna risponde a Peruffo

di Redazione | 3 min

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I controlli chiesti da Paola Peruffo dopo i tre incendi verificatisi in tre mesi all’ospedale di Cona sono in realtà già stati attivati dal Sant’Anna. Lo si evince dalla nota con la quale l’azienda ospedaliera risponde proprio alla consigliera comunale di Forza Italia.

“Immediatamente dopo l’episodio del 22 gennaio scorso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara ha provveduto ad attivare, su tutta l’area dell’ospedale, attraverso il personale del Servizio comune tecnico e patrimonio, misure termografiche ulteriori a quelle già a suo tempo effettuate dal Concessionario ProgEste. Questo al fine di individuare eventuali componenti che presentassero temperature anomale per intervenire con la sostituzione precauzionale e preventiva degli stessi”, si legge in una nota del Sant’Anna che specifica come “da questa analisi non sono emersi valori anomali. Va messo in evidenza che non sono state segnalate, prima degli episodi, anomalie nel funzionamento degli impianti nelle aree poi oggetto degli incendi, tali da poter presagire situazioni anomale”.

“Anche il sistema antincendio – sottolinea l’ospedale – ha sempre funzionato correttamente, attivando la chiusura automatica delle porte (Rei) e delle serrande tagliafuoco per isolare l’ambiente in cui si sono verificati gli incendi. Oltre alla segnalazione dell’allarme incendio alla control room dell’ospedale è stata attivata anche la procedura antincendio aziendale, che ha comportato l’immediato invio dell’allarme sia al personale interno coinvolto nella gestione delle emergenze che ai Vigili del fuoco i quali sono intervenuti immediatamente”.

L’azienda ospedaliera riferisce di aver dato incarico a un laboratorio d’analisi esterno per “analizzare il materiale residuo dagli incendi”, in modo da “accertare se gli incidenti siano riconducibili ad un malfunzionamento del punto luce installato nei locali interessati o se lo stesso sia stato a sua volta interessato da una causa esterna. Il laboratorio ha in corso gli accertamenti e dovrebbe consegnare gli esiti entro una quarantina di giorni”.

Il Sant’Anna rimarca ancora che “il materiale utilizzato (interruttore, telaio e placca) nella composizione dei punti luce aziendali, oltre che essere di prima qualità, è dotato sia dell’obbligatoria marcatura Ce, sia della certificazione di qualità Imq (quest’ultima non obbligatoria ma a testimonianza del superamento di una rigorosa verifica del rispetto dei requisiti previsti dalle norme di prodotto). Un’analisi effettuata, nel settembre del 2017, presso i laboratori della ditta costruttrice dei materiali su alcuni esemplari prelevati dagli impianti dell’Ospedale, ha escluso difetti nei materiali e nell’esecuzione del serraggio e cablaggio degli stessi. Successivamente è stata eseguita, da parte del concessionario, una verifica termografica su gran parte dei punti luce, finalizzata a rilevare temperature anomale e pericolose; analisi che non ha portato, però, al riscontro di valori disomogenei o ritenuti anomali”.

“Gli impianti elettrici dell’ospedale – aggiunge l’azienda – sono oggetto delle attività di manutenzione da parte di ProgEste, secondo le prescrizioni contenute nel contratto di concessione. Di tali evidenze vengono eseguite puntuali verifiche da parte del personale del Servizio Comune Tecnico e Patrimonio del S. Anna, oltre ad estesi controlli “sul campo”, disciplinati da procedure adottate già dall’attivazione dell’ospedale. Questi controlli, svolti mensilmente, riguardano in particolare la regolare esecuzione e registrazione delle manutenzioni ai quadri elettrici e relativi interruttori magnetotermico-differenziali, agli impianti equipotenziali dei locali medici, all’illuminazione di emergenza, all’impianto rivelazione incendio, oltreché la verifica biennale agli impianti di terra e di protezione dalle scariche atmosferiche”.

Infine, per quanto riguarda la sicurezza antincendio, al S. Anna “sono stati formati 380 addetti alla gestione incendio a rischio elevato con corsi di formazione e attestati rilasciati dal locale comando dei Vigili del fuoco. Per gli stessi operatori si è provveduto ad attivare da parte del Servizio di prevenzione e protezione nel biennio 2017- 2018 ulteriori corsi specifici di aggiornamento. Inoltre, come previsto dalla norma, con cadenza annuale, vengono effettuate prove di evacuazione / simulazione e controllo degli ambienti per ogni unità operativa dell’Ospedale di Cona”.

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