(archivio)
Non ci accontentiamo di essere un’alternativa: vogliamo dare un contributo di crescita al territorio”. Parola di Alan Fabbri che sabato pomeriggio ha parlato davanti a circa 300 persone in Galleria Matteotti, dove ha illustrato i punti cardine del programma elettorale.
“Vogliamo cambiare Ferrara possiamo farlo insieme a voi – afferma Fabbri -. Abbiamo una grandissima opportunità ed è il momento di coglierla. Abbiamo già presentato una lista di temi lavoro, sicurezza, sanità, welfare e sport. Non riusciremo a realizzare nulla di veramente innovativo se non riusciremo a portare in questo in territorio nuove imprese, artigiani, per rivitalizzare i quartieri della periferia e anche il centro che va riqualificato. Senza il lavoro nessun sogno può realizzarsi: il primo obiettivo è creare sviluppo”.
“Per troppo tempo la città ha subito logiche di spartizione di potere tra amici degli amici – attacca il candidato sindaco del centrodestra -. Se saremo alla guida di Ferrara questa logica non esisterà più. Sceglieremo persone competenti che saranno, come sarò io da sindaco, ogni giorno vicini ai cittadini per comprendere le esigenze reali del territorio. Non ci nasconderemo dietro slogan vuoti ma agiremo nel concreto partendo dai problemi di tutti i giorni. Lunedì sera avrò il piacere di presentare a in incontro della Uisp tutto quello che riguarda il nostro progetto per lo sport, un tema importantissimo, per i giovani come per gli anziani. Vogliamo valorizzare tutte le attività sportive, compresi gli sport minori creando una vera comunità sportiva ferrarese e riorganizzare tutte le realtà già presenti ed attive sul territorio”, ma “ci occuperemo anche degli aspetti principali del welfare, non solo come abbiamo spiegato per cambiare le regole delle assegnazioni delle case popolari, ma anche, per esempio, cercando di dare risposte concrete anche alle 400 famiglie rimaste senza posto all’asilo nido”, ha spiegato Fabbri.
“Non abbiamo la bacchetta magica, ma lavoreremo sodo e metteremo a disposizione della nostra città tutte le nostre energie e l’impegno quotidiano”, ha concluso. “Io sono stato amministratore ed essere amministratore significa volere il bene della città. Chiedo il vostro voto per poter cambiare Ferrara e chiedo di essere giudicato, dopo cinque anni, per quello che sarò riuscito a realizzare”.
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