“Bene le assunzioni in Ausl, mancano ancora amministrativi per i servizi comuni, chiediamo impegno anche da parte dell’Azienda ospedaliere”. È il commento dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, tramite i rispettivi rappresentanti Erika Salvioli, Sonia Uccellatori e Mauro Chiarini, all’annuncio fatto dall’Ausl sulle 341 assunzioni in tre anni.

“Registriamo un dato positivo, soprattutto per infermieri e oss. L’accordo siglato nel 2016 tra Cgil, Cisl e Uil e la Regione Emilia Romagna ha prodotto i suoi effetti positivi, anche se continuano ad essere presenti difficoltà nel trovare medici, nonostante i bandi di concorso emessi, a causa del noto problema a livello nazionale dell’insufficiente numero di accesso alle sspecialità”, affermano i tre sindacalisti.

“Il 2019 supponiamo sarà un anno caratterizzato da un forte turnover per via dei pensionamenti e quota 100, pertanto chiediamo alla direzione una programmazione delle assunzioni che possa continuare a coprire tutto il turnover in tempi adeguati: serve un accordo fra le parti che sancisca bisogno ed impegno rispetto tutte le figure professionali” affermano i sindacati che però individuano anche una “nota dolente” sul personale amministrativo impiegato nei servizi comuni interaziendali, ovvero in quelli comuni a Ausl e Sant’Anna come gestione del personale, economato, ICT e Tecnico, “dove il turnover è fermo da diversi anni con una perdita continua di personale mai sostituito”.

“Ad oggi – affermano – il problema più importante è l’assenza di graduatorie per il personale amministrativo, che potranno finalmente essere presenti dopo l’espletamento dei bandi di concorso di Area Vasta prossimi alla pubblicazione. Dobbiamo però rilevare, dall’ultima lettera congiunta Az. USL e Az.Ospedaliera in risposta alle nostre richiese, un maggiore impegno da parte dell’Azienda Usl con un numero di assunzioni rilevante (15 per la cat. C e 8 cat. D), mentre l’Azienda Ospedaliera è stata molto bassa con i numeri (2 per la cat. C e 4 cat. D), e su questo non siamo d’accordo, pertanto il tema non può considerarsi chiuso. I servizi amministrativi hanno bisogno dell’ impegno di entrambe le Aziende rispetto alla carenza di personale amministrativo, non è più possibile andare avanti così, basta litigi. Il perdurare di questa situazione, denunciata da noi ancor prima che diventasse un’emergenza, può portare a rischio le pensioni, gli stipendi, gli ordini di materiale sanitario, la manutenzione delle strutture, ecc. Un altro servizio interaziendale in forte crisi – concludono i sindacati –  è il servizio di formazione, ridotto ai minimi termini, sempre a causa di pensionamenti mai sostituiti e con un direttore a “scavalco”, la formazione è fondamentale per la qualità delle prestazioni, pertanto va individuato il nuovo direttore, avendo le Aziende dichiarato da tempo la volontà di procedere, se hanno cambiato idea va detto”.