Politica
13 Agosto 2010
Servizi infanzia, presidio dei genitori in piazza Municipale

“Sulle scuole scelte condivise”

di Redazione | 3 min

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Volantini, striscioni e capannelli. Ai piedi dello scalone di piazza Municipale, mentre in residenza si svolgeva il tavolo tecnico tra amministrazione e sindacati Cgil, Cisl e Uil, sui tagli alla voce ‘personale’ del bilancio comunale, si sono incontrati una trentina di cittadini coinvolti a vario titolo nell’eventuale percorso di esternalizzazione di alcuni servizi nelle scuole dell’infanzia comunali.

Una mobilitazione che intende proseguire, annunciano i militanti, per dimostrare da un lato “preoccupazione per il paventato cambio di gestione dei servizi lavanderia, cucina e insegnanti di sostegno”, dall’altro per chiedere “scelte condivise”.

A giugno si è costituito il Coordinamento cura dei servizi educativi pubblici. Ne è la portavoce Elena Bonfà, insegnante di sostegno: “Chiediamo trasparenza e condivisione sulle decisioni. Siamo consapevoli dell’attuale situazione economica dell’amministrazione, ma chiediamo – ha spiegato Bonfà – di tutelare un servizio di qualità che si è costituito attraverso un percorso formativo e di collaborazione tra genitori e docenti. Riteniamo – ha concluso la docente – che il privato vada bene per potenziare, non per sostituire il servizio pubblico che funziona”. Il Coordinamento di genitori e docenti, si legge in un comunicato, ha anche lanciato una petizione dal titolo “Una refezione sana e buona per i nostri figli”, che è possibile sottoscrivere sul sito www.petizionionline.it.

Questa non era l’unica organizzazione presente in piazza: tra le altre, c’era anche il Coordinamento istruzione pubblica. Il referente Paolo Roversi ha espresso la solidarietà del Cip “ai genitori e ai lavoratori, a difesa di un servizio essenziale della scuola pubblica. Passando da un controllo pubblico ad uno privato – ha previsto Roversi -, si andrebbe a svilire  quell’essenziale controllo diretto del pubblico e, al tempo stesso, non si riconoscerebbe la professionalità dei lavoratori”.

I genitori si sono associati nel Gruppo genitori materne Ferrara. La portavoce Rosalia Balzarano ha auspicato: “Come madre, come cittadina, chiedo di essere coinvolta sulle scelte dell’Amministrazione, perché non si tratta di operazioni contabili, ma politiche. La nostra intenzione – ha dichiarato la referente – è quella di aprire un tavolo ufficiale di confronto con il sindaco e la presidenza dell’Istituzione scuola”.

Giuliana Maran, insegnante e madre aderente al Gruppo, ha aggiunto: “Inizialmente  l’amministrazione pareva indifferente all’opinione dei cittadini. Siamo però soddisfatti dell’incontro al centro sociale “Il melo” della scorsa settimana, perché ci è stata dimostrata una disponibilità al dialogo: speriamo non sia solo un modo per allentare la tensione. L’interesse da parte dei cittadini – ha concluso Maran – è già stato dimostrato dall’ampia partecipazione agli incontri organizzati nell’ultimo mese, nonostante sia periodo di ferie”.

Una rappresentanza della Federazione della sinistra è scesa in piazza con genitori ed insegnanti. Stefano Calderoni (Prc) ha dichiarato: “Esternalizzare servizi importanti come quelli all’infanzia è sicuramente un decadimento della qualità del servizio e a pagarne le spese saranno i genitori e i lavoratori. Perché i salari – ha continuato – nell’ambito di servizi appaltati, non sono uguali a quelli del pubblico impiego e, spesso, i lavoratori prendono 400-500 euro in meno al mese. Quindi è evidente – ha sostenuto Calderoni – che le motivazioni di chi lavora all’interno del servizio esternalizzato non sono le stesse di coloro che lavorano nel pubblico impiego”. Il segretario di Rifondazione comunista commenta l’incontro convocato ieri mattina: “Questo tavolo oggi, a metà agosto, pare una messa in scena dell’amministrazione per giustificare una operazione che è già stata compiuta. Noi siamo molto preoccupati  – ha espresso infine Calderoni – e riteniamo possano essere altri i settori in cui occorra ridurre e spese, a partire dai costi dei dirigenti”.

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