Attualità
8 Aprile 2019
Amore, tradizione e passione gli insegnamenti che il giovane chef vuole passare ai cuochi di domani

Simone Finetti onora i veri eroi della cucina nel suo libro ‘Heroes’

di Redazione | 2 min

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Nonni, artigiani e contadini, ecco gli eroi che Simone Finetti ci porta a scoprire con il suo libro ‘Heroes. Gli inconsapevoli eroi della cucina’, presentato sabato 6 aprile alla libreria Ibs di Ferrara.

Ottima l’accoglienza dei ferraresi che hanno riempito la sala per ascoltare l’ex concorrente di Masterchef, il quale ha animato il pomeriggio ripercorrendo la strada che lo ha portato fino alla stesura del libro.

A fare da filo conduttore tra i vari aneddoti Roberta Monti, dirigente scolastica dell’Istituto Vergani-Navarra, presso il quale Finetti da due mesi tiene lezioni di approfondimento.

“Difendere la nostra terra e la nostra cultura”, è questa la missione di Simone Finetti che lo ha spinto a scrivere un libro per mettere in luce i veri eroi che stanno dietro alla qualità di un prodotto.

Finetti ci porta alla scoperta degli eroi inconsapevoli che rendono grande la nostra cucina per riscoprirne la vera essenza strappando la facciata disegnata in questi anni dalla televisione. “In ‘Heroes’ parlo dei miei eroi, prima di tutto i miei nonni che mi hanno trasmesso l’amore per la cucina. Una passione che mi ha portato dove sono ora e che mi spinge a fare sempre di più”, racconta Finetti in apertura.

Sono poi le domande degli alunni del Vergani, raccolte da Roberta Monti, a dare il via agli aneddoti. Finetti ripercorre i capitoli del libro raccontando il rapporto con il padre, l’esperienza a Masterchef, il percorso di formazione con Giacinto Rossetti e Gualtiero Marchesi e i migliori ricordi con la cucina, animando il tutto con la propria simpatia.

La valorizzazione della materia prima, sottolineata più volte, è la cosa che sta più a cuore al giovane chef ed è il miglior consiglio che si sente di dare ai giovani che vogliono intraprendere la strada nella ristorazione.  “Credo fortemente nelle nuove generazioni di cuochi. Sono loro che devono portare avanti e difendere le tradizioni. Ho fatto veramente col cuore le lezioni al Vergani perché spero di aver trasmesso la passione che ci vuole per fare questo mestiere. La cucina è anima, amore, scienza, tradizione e passione”.

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