di Simone Pesci
Panini, birra e musica per diverse centinaia di persone. La Lega si insedia in zona Gad con una festa di strada, cominciando da via Oroboni ad accelerare in vista delle prossime elezioni. C’è da inaugurare la sede nuova e, soprattutto, ci sono i primi nomi della lista targata ‘Naomo’ da presentare.
Al momento sono cinque e fra i papabili compaiono Mauro Magni, Catia Pignatti, Ciriaco Minichiello, Stefano Solaroli e Andrea Martinelli. Tutte figure a digiuno di politica, per quella che è a tutti gli effetti una strategia.
“E’ tutta gente che non ha mai fatto politica, perché noi Ferrara la vinciamo con gente normale” attacca il segretario comunale Nicola Lodi, che aggiunge: “I successi di questi anni sono stati ottenuti con gente normale. A differenza di Modonesi, che dice di voler prendere per mano Ferrara con tutta gente che ha fatto politica”.
Fra un bicchiere e l’altro, prima del taglio del nastro della sede leghista di via Oroboni 88, fanno capolino anche gli altri rappresentanti della coalizione di centrodestra, coloro che appoggiano un Alan Fabbri in prima fila: “La zona Gad – afferma guardandosi intorno – è simbolo del degrado che ha subito Ferrara per quanto riguarda la sicurezza in questi anni. Oggi credo sia un momento importante: come già detto qualche settimana fa il primo consiglio comunale che convocheremo sarà qui, e anche la giunta la nomineremo in Gad. La nostra presenza sarà costante”.
L’aspirante primo cittadino richiama all’unità e alla “collaborazione con le altre forze dell’ordine, e con chi avrà la delega sulla sicurezza, per frenare un’onda di malavita che sta colpendo tutta la città”. Unione significa anche legare tutti i pezzi che compongono il territorio comunale ferrarese. “La nostra intenzione è cercare di far sì che ci sia un Comune unico, dal centro alle periferie e alle frazioni” sostiene Fabbri, che si lascia andare ad un ultimo, almeno momentaneamente, affondo: “A Marrara o a Porporana se qualcuno chiede chi è l’assessore con delega al decentramento nessuno lo sa. Evidentemente c’è stato un problema fra la giunta attuale e la popolazione che noi vogliamo risolvere”.
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