Economia e Lavoro
3 Aprile 2019
Presentato il piano industriale della multiutility, gli interventi programmati da via Gramiacia fino al teleriscaldamento alle Corti di Medoro

Hera investirà 80 milioni a Ferrara fino al 2022

Tomaso Tommasi di Vignano, presidente del gruppo Hera
di Redazione | 3 min

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Tomaso Tommasi di Vignano, presidente del gruppo Hera

Oltre 80 milioni fino al 2022, che aggiunti a quanto già stanziato lo scorso anno scollinano quota 100. È l’ammontare degli investimenti per il territorio di Ferrara contenuti nel piano industriale al 2022 di Hera, presentato mercoledì dal presidente esecutivo Tomasi Tommasi di Vignano ai sindaci dei Comuni estensi serviti.

Nel complesso il piano arriva fino a 3,1 miliardi di investimenti, in aumento di circa 260 milioni rispetto al precedente documento strategico che guarda anche al fatto che nel prossimo quadriennio il ruppo affronterà le gare per l’assegnazione dei servizi regolati in gran parte dei territori attualmente presidiati.

I dividendi vedono un valore in crescita per gli azionisti: il dividendo per competenza, a 10 centesimi nel 2019, è previsto salga a 10,5 negli anni 2020 e 2021 e a 11 centesimi nel 2022 (+16% rispetto all’ultimo dividendo erogato a giugno 2018, 9,5 centesimi).

Previsti entro il 2022 oltre 100 milioni di investimenti nell’area di Ferrara. Nei sedici anni dalla nascita del Gruppo Hera la multiutility ha investito circa 290 milioni nell’area di Ferrara. Qui, gli investimenti diretti nel quadriennio 2019/2022, sommati a quelli effettuati nel 2018, saranno pari a oltre 102 milioni, di cui 18 milioni pianificati per l’anno in corso. La quota sarà così ripartita: 69 milioni per il servizio idrico (reti, fognature, depurazione) e 20 milioni di euro per il settore gas, oltre a più di 7 milioni per i servizi ambientali e a 5 milioni per il teleriscaldamento.

Revamping del digestore anaerobico del depuratore di Gramicia (3,9 milioni). Per quanto riguarda gli impianti a servizio delle reti fognarie del territorio, è in programma un intervento di riqualificazione del depuratore di Gramicia, presso il quale il Gruppo Hera ha deciso di realizzare due nuovi digestori. Ciascuno di essi sarà dotato di una copertura a membrane per l’accumulo di biogas. La costruzione di due nuove strutture rispetto al semplice adeguamento dell’esistente, benché comporti maggiori costi iniziali, garantirà benefici sull’intera vita dell’opera in termini gestionali, manutentivi e di risparmio energetico.

Eliminazione dell’impianto di Montalbano e collegamento alla rete fognaria di Poggio Renatico (2,9 milioni). A Montalbano è previsto l’adeguamento normativo dell’impianto fognario, con la realizzazione di una nuova rete a servizio della località che indirizzerà i relativi reflui all’impianto di sollevamento di Gallo e, da lì, al depuratore di Poggio Renatico. Verranno inoltre realizzati un nuovo sistema fognario di tipo misto attraverso la posa di collettori a gravità per un’estensione di circa 4,5 km e due impianti di sollevamento con relative condotte prementi, per un’estensione di circa 5 km.

Estensione della rete del teleriscaldamento in via Bentivoglio e all’ex Palazzo degli Specchi (3,1 milioni). In merito al teleriscaldamento, se ne prevede l’estensione della rete in via Bentivoglio e all’ex Palazzo degli Specchi, oggi Corti di Medoro dopo la riqualificazione : l’intervento consiste nella costruzione di nuovi tratti di infrastruttura volti a servire potenziali clienti che hanno già manifestato concreto interesse ad essere allacciati a questo servizio.

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